Fiorentina, senza Vlahovic sono spariti i gol. Ma i numeri incoraggiano Italiano

L'analisi della prossima avversaria della Juventus: tiri e occasioni create non mancano ma pesa il vuoto lasciato dalla partenza del serbo
Fiorentina, senza Vlahovic sono spariti i gol. Ma i numeri incoraggiano Italiano

La cessione di Dusan Vlahovic alla Juventus, un anno fa, è servita a riempire le casse viola, ma ha spolpato la squadra dei suoi gol. Anzi, del gol in generale. Vero che lo scorso campionato Vincenzo Italiano è riuscito comunque a traghettare la Fiorentina fino al 7° posto, riportandola in Europa dove mancava da tempo. Ma è altrettanto vero che dalla partenza del centravanti serbo, che il tecnico viola ha saputo esaltare come finora nessuno, la squadra viola lì davanti ha sempre faticato pur risultando in A dietro solo al Napoli capolista per numero di tiri e occasioni create. Eppure le reti fin qui sono state appena 23 in 21 gare, soltanto 6 (3 a testa) portano la firma di Arthur Cabral e Luka Jovic che peraltro, nella gara d'andata con la Juventus terminata 1-1, si fece parare un rigore da Perin: l'avesse realizzato sarebbe stata la svolta per lui, come ammise anche lo stesso Italiano. Quanto al rendimento realizzativo in trasferta, soltanto Cabral - oltre a Nico Gonzalez e Christian Kouamé, gli unici ad aver già trafitto la Juve in carriera, nonché gli altri potenziali centravanti viola pur essendo per caratteristiche e vocazione più esterni - ha segnato finora lontano da Firenze in campionato: è accaduto il 30 ottobre 2022 a La Spezia (2-1 per la Fiorentina), mentre l'argentino ha segnato l'1-1 a Roma con la Lazio due settimane fa e l'ivoriano il gol del pari a Lecce il 17 ottobre. Jovic invece in Serie A è ancora a digiuno nelle gare esterne, fatta eccezione a livello complessivo per la rete del 6 ottobre in Conference League a Edimburgo contro gli Hearts nella vittoria per 3-0.

Vlahovic: un vuoto non ancora colmato

Insomma, alla vigilia della sfida con la Juventus i numeri continuano a non brillare, in particolare per i due centravanti di ruolo presi a distanza di tempo per cercare di colmare il vuoto lasciato dallo stesso Vlahovic. Nel gennaio 2022 insieme a Cabral acquistato dal Basilea per 14 milioni arrivò anche Piatek (in prestito fino a giugno), poi in estate al brasiliano è stato poi affiancato da Jovic via Real Madrid. Nonostante il rendimento altalenante, Rocco Commisso e i suoi dirigenti hanno scelto di non tornare sul mercato a gennaio per prendere altro centravanti (fra i nomi circolati Arnautovic, Beto, Belotti e Petagna) rinnovando la fiducia ai due, finora protagonisti di non troppo produttive staffette e utilizzati insieme appena una manciata di volte, perlopiù nei finali di partita.

Italiano non scioglie i dubbi per la Juve

Nessuna delle punte ha ancora raggiunto la doppia cifra: l’attuale capocannoniere della Fiorentina è il discusso Jovic con 8 reti in 29 presenze, l’unico viola insieme al centrocampista Barak ad aver segnato in tutte le competizioni, Coppa Italia compresa: è stato proprio il serbo a sbloccare il risultato nei quarti col Torino. In campionato però l’ex Real non segna da tre mesi, dal 9 novembre, nel 2-1 con la Salernitana. Chissà allora se la sfida di domenica con il connazionale Vlahovic gli infonderà una carica speciale. Ammesso tocchi a lui anziché allo scalpitante Cabral, voglioso a sua volta di lasciare il segno. Nell’allenamento svolto ieri a Coverciano per lavori al centro sportivo (pure Sottil in gruppo, ma difficilmente verrà convocato dopo 4 mesi di stop) Italiano non ha sciolto i dubbi. C’è anche l’ipotesi Kouamé centravanti, e non sarebbe la prima volta: tra l’altro l’ivoriano, decisivo all’andata, in carriera ha già segnato allo Stadium, ai tempi del Genoa, e nelle 6 sfide con i bianconeri ha perso solo una volta conquistando 2 successi e 3 pareggi. Pure Nico Gonzalez ha già fatto centro alla Juve, lo scorso 22 maggio, nella vittoria per 2-0 decisiva per i viola per tornare in Europa. In questa stagione, costellata di problemi, l’argentino ha messo comunque assieme 6 gol e un assist in 17 presenze. Ma soprattutto quando lui ha segnato la Fiorentina non ha mai perso, raccogliendo invece 4 successi e un pareggio.

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