Come nelle favole. Scomodiamo la hit di Vasco Rossi per celebrare la scalata da urlo realizzata da Walid Cheddira. L’attaccante di origine marocchina, ma marchigiano d’adozione (è cresciuto a Porto Recanati), ha eguagliato lo storico record appartenente a Hubner, Godeas, Diomedi e Martorella, diventando il quinto calciatore ad aver segnato almeno un gol in tutte le categorie dall’Eccellenza fino alla Serie A. Tanta roba, verrebbe da dire.
Un’ascesa pazzesca quella del “fenicottero”, come è soprannominato il centravanti classe 1998, che anno dopo anno è salito di un gradino nella piramide calcistica italiana, fino all’acuto di domenica pomeriggio allo Stirpe contro il Sassuolo. Una rete che gli ha permesso di fare filotto e completare un percorso perfetto, degno della modalità carriera in voga nei videogiochi. Lì, infatti, si creano calciatori che possano migliorare, stagione dopo stagione, così da arrivare ai massimi livelli della competizione. Un po’ come ha fatto Walid, che partito dalla città natale di Loreto è riuscito ad arrampicarsi fino alla Serie A. Alla sua maniera, a suon di gol. Quelli che i colleghi con cui condivide questo record hanno realizzato nei Dilettanti a fine carriera.
Cheddira, il rendimento
Al contrario di Cheddira che, dopo le 9 segnature in Eccellenza, è sempre salito di livello, affermandosi anche in Serie D nelle fila della Sangiustese, dove ha realizzato 20 gol in due anni. Un rendimento che non è passato inosservato tra i professionisti, tanto che è arrivata la chiamata di un talent scout come Ermanno Pieroni per l’Arezzo. In Toscana l’italo-marocchino ha faticato a ingranare e - nonostante Daniele Faggiano l’avesse già adocchiato e tesserato per il Parma in A - Cheddira è ripartito da Mantova. Un’intuizione vincente dell’allora ds Emanuele Righi, che è stata ripagata da 9 centri. A quel punto il Bari ha deciso di comprarne il cartellino. Un affare clamoroso quello completato da Ciro Polito, che se lo era assicurato per soli 150mila euro più il 50% sulla rivendita.