"Quando ho deciso di prendere Kaio Jorge. Barrenechea? Di lui si diceva..."

Intervista a Guido Angelozzi, ds del Frosinone, che racconta la crescita dei giovani della Juventus in vista del match di domenica: "È sempre dura, ma lotteremo. Temo Allegri"

Buongiorno Angelozzi, da ds del Frosinone è più fiducioso per il momento difficile della Juve o più preoccupato per la sua voglia di riscatto?
«Beh, anche noi non stiamo attraversando uno dei momenti migliori... Quando si affronta la Juve si è sempre preoccupati, perché giocare contro la Juve è sempre difficile al di là del periodo: la Juve è la Juve » .

Come diceva anche il Frosinone viene da alcuni risultati negativi: come sta la squadra?
«La squadra sta reagendo bene. Domenica abbiamo perso 3-0 con la Roma, ma con più possesso palla, più tiri in porta, più angoli a favore... Loro hanno fatto tre tiri e tre gol, noi 19 tiri e nessun gol. La squadra la vedo benissimo, è un periodo che ci gira male e in cui abbiamo giocato con grandi squadre: Atalanta, Fiorentina, Roma e ora la Juve. Speriamo di passare indenni la partita di domenica, poi incontreremo squadre alla nostra portata » .

Del momento della Juve invece che idea si è fatto?
«Conosco un po’ l’ambiente bianconero perché ho buonissimi rapporti con dirigenti e allenatore. Per me si è trattato di un momento figlio della delusione per la sconfitta a Milano con l’Inter. Quando perdi dopo una grande rincorsa e tutti credono di poterla coronare ci può stare un momento di scoramento. Poi c’è stata qualche assenza e anche quella ha inciso. Ma questa per la Juve resta una stagione bellissima dal punto di vista del rendimento. Come quella passata, perché qualcuno magari dimentica il lavoro di Allegri, che senza i 10 punti di penalizzazione avrebbe centrato la qualificazione alla Champions. La Juve sta facendo un campionato importante, lanciando tanti giovani » .

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A proposito, quanto sono cresciuti i tre bianconeri in prestito al Frosinone? Partiamo da Barrenechea.
«Barrenechea per me è un giocatore forte. Ha dimostrato grande personalità ed è cresciuto moltissimo, ha fatto passi da gigante: si diceva che occupava solo una zona invece gioca a tutto campo, è cresciuto nella personalità e nella distribuzione del gioco. Avrà un futuro importante, come ho già detto per me entro due anni sarà nazionale argentino ».

Passiamo a Soulé.
«Sinceramente non pensavo, come per Barrenechea, che potesse dare così tanto, visto che non aveva mai fatto un campionato intero. E invece è quarto nella classifica marcatori con 10 gol: ha segnato più di Lukaku e di tanti attaccanti importanti giocando in una squadra piccola. Era arrivato già con grande personalità, è migliorato ancora nel tiro e nel dribbling e nella continuità nei novanta minuti. Posso dirgli solo grazie e spero che continui fino alla fine» .

Chiudiamo con Kaio Jorge.
«Lui veniva da due anni di stop per infortunio e ha fatto fatica all’inizio, ma ora sta crescendo davvero tanto: ha talento e ha solo bisogno di giocare. Il mio primo obiettivo dei tre era Soulé e ad agosto ero a Torino per lui, quando ci fu la partita tra prima e seconda squadra allo Stadium: Kaio segnò tre gol e mi impressionò per il suo talento. Ne parlai con Giuntoli, Manna, Cherubini e Allegri che mi dissero che aveva solo bisogno di giocare e decisi di prenderlo. Lo stesso accadde per Barrenechea. E volevo prendere anche Huijsen, e invece domenica mi ha fatto gol... (ride, ndr) Anche lì non mi ero sbagliato! L’esultanza contro il pubblico? È giovane, ha bisogno di fare le sue esperienze: capisco che un ragazzo di 18 anni, fischiato, possa avere una reazione sbagliata. Ma erano fischi di amarezza per la sua scelta e non di cattiveria, perché il pubblico di Frosinone è molto pacato e signorile».

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Proprio a Frosinone all’andata ha segnato il primo gol in A Yildiz: da grande esperto di giovani talenti che ne pensa?
«Eh, è forte, è forte, è forte... È un campione, Yildiz. La Juve ha dei giovani molto forti. Lui, Nonge... sono giocatori importanti. La Juve ha un patrimonio importantissimo a livello di giovani, ha fatto un lavoro straordinario con la seconda squadra».

Ha già messo gli occhi su qualcuno?
«Li stiamo seguendo, ce ne sono veramente tanti bravi. Vediamo a fine anno dove saremo e poi ci muoveremo: qualche operazione con la Juve la faremo».

Torniamo ai tre che sono a Frosinone adesso: sono da Juve?
«Per me sì. Poi saranno allenatore e dirigenti bianconeri, che sono bravissimi a decidere in base alle loro esigenze, ma sono tre giocatori che possono fare la fortuna della Juve sia in campo sia sul mercato».

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C’è anche chi dal Frosinone è andato alla Juve, come Gatti: Brescianini potrebbe fare lo stesso percorso?
«Di Gatti sono orgoglioso, lo seguo e sta facendo bene. Deve abituarsi a quel livello, non scordiamoci che scalata ha fatto: ma è forte. Brescianini è un giocatore per me molto forte e può diventare da Juve, da Milan, da Inter, da Napoli... Perché ha tutti i requisiti: è un centrocampista completo, classe 2000, che viene da un settore giovanile importante come quello del Milan e sta facendo cose bellissime a Frosinone. Può stare in un grande club».

Torniamo a domenica, che partita aspetta?
«Difficile, la Juve cercherà a tutti i costi di batterci, noi di portare a casa qualcosa».

C’è qualcuno che teme particolarmente?
«No... L’uomo da marcare è Allegri. Lui è la mente di tutto, l’uomo forte della Juve. Perché lo criticano? Perché ha vinto tanto. È forte e lo dice la sua carriera».

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Buongiorno Angelozzi, da ds del Frosinone è più fiducioso per il momento difficile della Juve o più preoccupato per la sua voglia di riscatto?
«Beh, anche noi non stiamo attraversando uno dei momenti migliori... Quando si affronta la Juve si è sempre preoccupati, perché giocare contro la Juve è sempre difficile al di là del periodo: la Juve è la Juve » .

Come diceva anche il Frosinone viene da alcuni risultati negativi: come sta la squadra?
«La squadra sta reagendo bene. Domenica abbiamo perso 3-0 con la Roma, ma con più possesso palla, più tiri in porta, più angoli a favore... Loro hanno fatto tre tiri e tre gol, noi 19 tiri e nessun gol. La squadra la vedo benissimo, è un periodo che ci gira male e in cui abbiamo giocato con grandi squadre: Atalanta, Fiorentina, Roma e ora la Juve. Speriamo di passare indenni la partita di domenica, poi incontreremo squadre alla nostra portata » .

Del momento della Juve invece che idea si è fatto?
«Conosco un po’ l’ambiente bianconero perché ho buonissimi rapporti con dirigenti e allenatore. Per me si è trattato di un momento figlio della delusione per la sconfitta a Milano con l’Inter. Quando perdi dopo una grande rincorsa e tutti credono di poterla coronare ci può stare un momento di scoramento. Poi c’è stata qualche assenza e anche quella ha inciso. Ma questa per la Juve resta una stagione bellissima dal punto di vista del rendimento. Come quella passata, perché qualcuno magari dimentica il lavoro di Allegri, che senza i 10 punti di penalizzazione avrebbe centrato la qualificazione alla Champions. La Juve sta facendo un campionato importante, lanciando tanti giovani » .

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