Inter, stop Morata ma avanza Torres

Il Real si gioca tutto nei prossimi dieci giorni e non è esattamente il momento per intavolare trattative
MILANO - Giro turistico a Valdebebas con Emilio Butragueño a fargli da cicerone, conferenza stampa e pranzo con Florentino Perez. A corredo, la visione del progetto di restyling che riguarderà il Santiago Bernabeu. La full immersion madrilena di Erick Thohir è servita per prendere contatto con un mondo che, al momento, dista anni luce da quello in cui vivacchia la sua Inter. Un club che con Massimo Moratti si poteva permettere di sedere allo stesso tavolo con il Barcellona nella trattativa Ibrahimovic-Eto’o (più robusto conguaglio a favore dei nerazzurri) e che oggi invece siede al tavolo dei potenti per avere le seconde scelte di chi si sta ancora giocando un posto nella finale di Champions. Essendo il Real pure in piena corsa per la Liga (domani al Bernabeu sarà di scena l’Osasuna nell’ennesima “finale” per i blancos di Carlo Ancelotti), Thohir si è limitato a cercare di instaurare un feeling positivo con Florentino, anche perché è stato il ds Piero Ausilio a fare il “lavoro sporco” su Morata e Casemiro. Il responsabile dell’area tecnica, sempre a Madrid - diventata per due giorni la capitale del calcio mondiale - ha cenato con Juanma Lopez e l’avvocato Bozzo (agente per l’Italia dell’attaccante ma pure legale di Mazzarri) dove ha registrato la ritrosia del Real all’operazione Morata (Jesé è out per una lesione al crociato) nonché le perplessità dell’interessato a scegliere un club che non giocherà in Champions. Un no, quello del Madrid, giustificato anche dal momento storico (il discorso è valso pure per Casemiro che, nonostante giochi pochissimo, resta un pallino addirittura di Florentino Perez): il Real si gioca tutto nei prossimi dieci giorni e non è esattamente il momento per intavolare trattative.

TORRES SALE - Per il principio dei vasi comunicanti, il no di Florentino per Morata ha fatto nuovamente lievitare le quotazioni di Fernando Torres, in primis, ma pure quelle di Demba Ba. Questo perché Ausilio nella due giorni madrilena ha avuto ulteriori rassicurazioni sul fatto che Diego Costa raggiungerà José Mourinho a Stamford Bridge. Il che, naturalmente, provocherà un terremoto tra gli attaccanti al Chelsea che potrebbe ulteriormente avvicinare il Niño al pianeta Inter: trattativa, anche questa, impostata per tempo da Ausilio. Da Londra è arrivato già un sì al prestito ma, in questo caso, conterà anche la volontà, da parte del Chelsea, di pagare buona parte dell’ingaggio di Torres, inarrivabile per i parametri nerazzurri. Lo spagnolo (insieme a Morata) è considerato l’uomo giusto per favorire il processo di crescita di Icardi come vuole l’Inter. Il tutto a meno che l’Atletico Madrid non scelga proprio Icardi per sostituire Diego Costa. In questi incroci da mal di testa, risulta sempre importante il fixing di Nilton che pare il candidato più plausibile (nonostante lo status da extracomunitario) per raccogliere l’eredità di Esteban Cambiasso e affiancare Hernanes nell’Inter che verrà.

KOVACIC IN REDS? - Ma non finisce qui perché da Liverpool giunge l’eco dell’interessamento dei Reds (che già strapparono Coutinho all’Inter) per Mateo Kovacic che pare un profilo perfetto per il progetto tattico di Brendan Rodgers. Al momento, l’affare sarebbe ancora in fase embrionale. Certo è che dovesse arrivare un’offerta da 20 milioni, si profilerebbe il solito dilemma: fare una plusvalenza oppure continuare a credere nel croato? A tal proposito, non si fa peccato a pensare che, restando Mazzarri, il tecnico sarebbe propenso a un sacrificio - pur doloroso - per rinforzare la squadra con giocatori più pronti e funzionali al suo sistema di gioco.

OCCHIO A PERUZZI - In questo tourbillon, soltanto in apparenza, è passata in secondo piano la ricerca dell’esterno per completare un reparto che già ha in organico Jonathan, Nagatomo e D’Ambrosio. Dopo il no di Sagna, Ausilio sta valutando le piste italiane e la più calda è quella che porta a Gino Peruzzi, laterale argentino del Catania che l’Inter aveva monitorato ai tempi del Vélez Sarsfield (il ragazzo è stato offerto pure al Milan). Peruzzi - che andrà al Mondiale con l’Argentina - continua a piacere e i rapporti col Catania favoriscono il buon esito della trattativa. Ovviamente, per impostarla, bisognerà attendere il destino della squadra del presidente Pulvirenti, ma i radar nerazzurri nelle ultime gare di campionato saranno puntati sulle prestazioni di Peruzzi, un tempo descritto come erede di Zanetti. Chissà che non possa diventarlo realmente.

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