Serie A Inter, Mancini non fa miracoli. Solo un punto in 3 gare

Il tecnico dei nerazzurri deve fronteggiare una situazione molto complessa: la squadra manca di carattere e accusa lacune nella preparazione atletica
MILANO - L'Inter non partiva così male dal 1994-95, allenatore Ottavio Bianchi. Era la squadra di Bergkamp, Ruben Sosa e... Darko Pancev. Alla fine fu un insipido sesto posto. Altri tempi e un'unica piccola analogia: quell'anno Ernesto Pellegrini lasciò il club nelle mani di Massimo Moratti mentre oggi i due, a diverso titolo, sono entrambi tornati alla ribalta. Pellegrini sta mettendo in piedi una cordata di imprenditori per rientrare nel club (a gennaio, quando potrebbero essere emessi pure i primi Inter Bond sono attese importanti novità); mentre Moratti - pur essendo uscito formalmente di scena - ha consigliato a Erick Thohir di defenestrare Walter Mazzarri per mettere sulla panchina dell'Inter Roberto Mancini. Il quale, un punto in tre partite all'Inter l'aveva già fatto: era il febbraio 2006 (ko con Fiorentina e Juventus più uno scialbo 0-0 col Livorno). Stavolta la genesi del filotto negativo ha origini diverse, dato che ci voleva coraggio per prendere in corsa una squadra che era attesa dal derby, dalla trasferta all'Olimpico con la Roma e dal match casalingo con l'Udinese. Che in teoria doveva essere l'impegno più semplice ma, si sa, quando non si è grandi abbastanza ogni partita può diventare complicata.

IL CONFRONTO - Oggi Mancini parlerà ai giocatori. Il grado di allarme presente in società è dimostrato dalla scelta del ds Ausilio di non imbarcarsi per un altro giro esplorativo in Europa approfittando della trasferta formalità di Baku per affrontare il Qarabag. Quella con i giocatori non sarà una resa dei conti, anche perché Mancini ha apprezzato come ha giocato l'Inter nel primo tempo, ma l'occasione per uno schietto confronto sui problemi che ha evidenziato la metamorfosi vista nei secondi 45' con l'Udinese. La squadra ha mostrato scarsa fiducia in se stessa ed è crollata psicologicamente alle prime difficoltà. A corredo, neanche la preparazione atletica è apparsa ottimale: l'Inter è andata in evidente debito di energia nella ripresa. D'altronde, sull'argomento, il club aveva già fatto ammenda sottolineando come qualcosa sia stato calibrato male in estate. Mazzarri aveva messo una pezza facendo un richiamo di preparazione. Mancini - che ha ereditato la situazione - potrà lavorarci per bene durante la sosta natalizia. Al momento si procede a vista, anche se l'Inter può soltanto migliorare una volta ritrovata un po' di fiducia. In tal senso l'allenatore è convinto che basterebbe una bel- Squadra per Mazzarri I giocatori sono stati scelti per il 3-5-2. Sono meno adatti al 4-3-3 di Mancini Poca fiducia I nerazzurri crollano alle prime difficoltà. E’ un problema di natura psicologica la vittoria a Verona sul Chievo, per ridare autostima alla squadra. Per ottenerla, basterà rendere più omogenea la prestazione con l'Udinese sui novanta minuti.

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