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BERGAMO - I tre punti non arrivano neanche stavolta. Contro l’Atalanta Mancini non va oltre l’1-1 (autoreti di Murillo e Toloi) e deve ringraziare un super Handanovic, provvidenziale in almeno quattro occasioni. Adesso Juventus e Fiorentina giocano per il sorpasso.
STENDARDO - Tra i ventidue in campo non c’è Stendardo. Il difensore nerazzurro non è stato convocato e si è sfogato contro il proprio allenatore: «Non ho mai rifiutato la chiamata per la partita di oggi, come letto da qualche parte. Chiedo un po’ di rispetto».
PRIMO TEMPO - Due occasioni per la squadra di Reja nei primi 6 minuti: Cigarini, sugli sviluppi di un corner, calcia in porta ma non riesce a trovare la deviazione vincente di Toloi. Subito dopo la grande risposta di Handanovic su Dramé mantiene il risultato sullo 0-0. Non per molto. Al 17’ l’iniziativa dell’esterno senegalese si conclude con la sfortunata autorete di Murillo che, nel tentativo di spazzare il pallone messo in mezzo, insacca nella propria porta. L’Atalanta va a un passo dal 2-0 con il giovane Monachello: minuto numero 22, conclusione ravvicinata che trova il responso positivo del solito Handanovic. Passano 180 secondi ed è 1-1, ancora un’autorete: Toloi beffa Sportiello sul pallone messo in area da Icardi. La gara si fa più equilibrata, con una fiammata per parte: prima Jovetic con un destro a giro, poi Monachello con una girata di sinistro.
SECONDO TEMPO - Il migliore della squadra di Mancini, come spesso accaduto in stagione, è Handanovic. Altra parata monumentale a inizio ripresa sulla zuccata di Toloi. È solo un antipasto, poco dopo il numero 1 con il cappellino si supera sulla conclusione ravvicinata da parte di Cigarini, stoppandola – in tuffo – con il piede. L’Inter prova a rialzare la testa e lo fa con la scucchiaiata di Ljajic per Icardi, ma la possibilità sfuma perché l’argentino calcia male. Monachello sciupa l’assist al bacio di Gomez con un tocco d’esterno che non trova la porta avversaria. Nell’Atalanta c’è spazio per il debutto di Diamanti, arrivato in settimana dal Watford. Non c'è più tempo. La palla passa a Juventus e Fiorentina.