© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Liverani
MILANO - Ci siamo. Già oggi pomeriggio, tenendo conto delle sei ore di differenza per il fuso orario, l'Inter potrebbe cambiare bandiera e passare da quella indonesiana-italiana e quella cinese-indonesiana, con la prospettiva nel giro di uno o due anni di colorarsi interamente di rosso. Oggi a Nanchino, capoluogo della provincia dello Jiangsu (Cina orientale), andrà in scena l'atteso summit fra i vertici dell'Inter e quelli del Suning Commerce Group per il passaggio della maggioranza del club nerazzurro da Erick Thohir al colosso di Zhang Jindong.
SETTECENTO MILIONI - Stamani è previsto l'arrivo della dirigenza nerazzurra: Bolingbroke, Zanetti, Gardini e Gandler raggiungeranno Williamson e Lamb in città già da qualche giorno per definire gli ultimi dettagli dei contratti che verranno firmati nell'incontro che avverrà nel pomeriggio, quando il management verrà completato dal presidente Thohir in arrivo da Giacarta. Il Suning del magnate Zhang si prenderà come annunciato una percentuale di poco inferiore al 70% (il 68,55%) tramite la società Lux Spv che ha un capitale di 264 milioni che serviranno a liquidare il 29,5% di Massimo Moratti e una parte delle quote di Thohir (39,05%). A questi milioni, andranno poi aggiunti i debiti del club nerazzurro, 230 milioni con le banche (il famoso finanziamento con Goldman Sachs), 68 con i fornitori e 11 con i club. Di fatto, la valutazione totale che verrà data all'Inter sarà superiore ai 700 milioni. Ma non è detto che Suning si "accontenti" solo del 68,55%: ci sono voci, infatti, che parlano di un possibile ingresso già al 78,55% con Thohir che scenderebbe così dal 30,95% al 20,95%. Oggi si capirà meglio questo dettaglio.