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MILANO - Tutti i consiglieri del Suning saranno da lunedì negli Stati Uniti per cercare anche di trovare un punto di incontro con il tecnico Roberto Mancini. Discuteranno di temi delicati: il rinnovo contrattuale, il mercato e le divergenze che si sono create negli ultimi tempi. Mancini è apparso profondamente insoddisfatto nei giorni precedenti alla partenza per la tournée americana, quando ha annunciato con amarezza che Touré non sarebbe mai arrivato in nerazzurro. In seguito è sembrato più sereno ma i nodi sono ancora da sciogliere. Sarà il secondo incontro tra l'allenatore nerazzurro e il Suning dopo quello, durato solo un'ora e non molto significativo, avvenuto dopo l'assemblea dei soci che ha ratificato il passaggio di proprietà del club. I rapporti tra Mancini e la società sono stati caratterizzati da una grande freddezza. In virtù anche di un mercato che non è decollato. Mancini, che è votato ad un ruolo di manager più che di semplice allenatore, già alla fine della passata stagione aveva chiesto tre top player. Più volte, negli scorsi mesi, si è anche detto disposto a lasciare il club nerazzurro se non apprezzato da tutti.