Pioli: «Juve alle spalle, Inter da Champions. L'automoviola di Rizzoli? Cose mai viste» 

Il tecnico applaude la reazione dei suoi, che dopo il ko dello Stadium e le polemiche sono ripartiti battendo l'Empoli a San Siro
Pioli: «Juve alle spalle, Inter da Champions. L'automoviola di Rizzoli? Cose mai viste» © www.imagephotoagency.it

MILANO - Le polemiche post Juventus dopo lo stop dello Stadium seguito a 7 vittorie di fila, le squalifiche di Perisic (un turno) e Icardi (due giornate, il capitano ha visto la partita in tribuna con Wanda Nara e famiglia): tante le incognite che accompagnavano l'Inter prima della partita con l'Empoli a San Siro e invece la squadra di Stefano Pioli ha dimostrato maturità e voglia di reagire e così ha sbrigato la pratica vincendo 2-0 e riprendendo la sua rincorsa alle zone altissime della classifica. «La cosa importante è che abbiamo giocato da squadra nonostante l'assenza di tre-quattro giocatori importanti - ha detto il tecnico nerazzurro dopo il match ai microfoni di Sky Sport -. Questo è grazie al lavoro che facciamo e a una rosa importante. Come ho fatto a ricaricare il gruppo? Non ce n'è stato bisogno: se c'è stata una settimana in cui abbiamo lavorato davvero benissimo è stata questa, perché c'era grande voglia di ripartire dopo la partita con la Juventus e ci siamo isolati dalle polemiche. Abbiamo reagito bene anche se va migliorato ancora qualcosa, perché in alcuni casi abbiamo concesso all'Empoli più di quanto dovevamo. La mentalità offensiva della squadra comunque mi piace, dobbiamo continuare su questa strada». L'unica stoccata polemica quando in un'altra intervista del post partita Pioli parla della specie di 'auto-moviola' fatta dall'arbitro Nicola Rizzoli con 'Le Iene' una settimana dopo Juventus:«Non avevo mai visto una cosa del genere, è sicuramente particolare. L'ho presa con un po' di sorpresa. Io all'arbitro ho detto quello che pensavo alla fine della partita di Torino ed è finita lì. Quando lo incontrerò ne parleremo»

IL TABELLINO

Poi il discorso passa alle rinnovate ambizioni europee e al giudizio di alcuni singoli: «Champions League? Ci stiamo provando ma le tre davanti corrono fortissimo, così come del resto anche Lazio, Milan e Atalanta. Nella parte alta della classifica è una lotta di altissimo livello ma di impossibile non c'è nulla. L'uscita polemica di Palacio? Non mi ha dato fastidio perché lo conosco: è un professionista puntiglioso e credeva che si poteva far meglio in alcune situazioni offensive e nelle verticalizzazioni. Poi va anche considerata la tensione della partita, l'importante è non mancare di rispetto a nessuno. Kondogbia? Sta crescendo, lavora con umiltà e ora raccoglie i frutti dei suoi sacrifici: può crescere ancora e limitare l'irruenza che gli è costato un giallo pesante oggi (era diffidato, ndr) ma ha mezzi e qualità».

IL FILM DELLA PARTITA (FOTO) 

CANDREVA A SEGNO - Tra i protagonisti del successo sull'Empoli c'è Antonio Candreva, autore del secondo gol: «Questa è vittoria è la risposta migliore da dare, il campo è quello che parla - ha detto l'ex laziale sempre ai microfoni di Sky Sport -. È stata una prestazione positiva, abbiamo fatto un’ottima gara anche senza Perisic e Icardi, che sono due giocatori importantissimi per noi. oggi abbiamo dato la dimostrazione di essere un grande gruppo con una prova super positiva. La “tabella Champions” appesa negli spogliatoi da Pioli? Noi dobbiamo fare la corsa su noi stessi, vogliamo arrivare lì, mancano delle partite e proveremo a vincerle tutte a partire dalle prossime due: Prima c’è Bologna, già da martedì penseremo alla partita di domenica. Dopo quella di Bologna penseremo alla Roma»

UNA DOMENICA CON MAURO PER WANDA: LA FAMIGLIA ICARDI A SAN SIRO (FOTO)

EDER IL MIGLIORE - Se Candreva ha segnato c'è però chi ha fatto meglio: è l'altro azzurro Eder, che ha sbloccato il risultato e poi servito l'assist del raddoppio al suo compagno: «Reazione dopo una settimana difficile? Noi dobbiamo solo far parlare il campo, le polemiche le lasciamo a chi di dovere - ha detto l'attaccante intervistato nel corso di 'Serie A Live' in onda su Premium Sport -. Sono tre punti importanti per risalire in classifica. Io leader di questa Inter? No, non son leader, è il mio modo di essere. Siamo un gruppo di 25 giocatori e poi il mister ne manda in campo 11. Chiunque viene chiamato in causa fa bene: questa è stata una bella vittoria. Allegri ha detto che senza l’inizio difficile avremmo potuto lottare per lo Scudetto? Quello che è stato è passato e non torna più. Sappiamo che nei primi tre mesi abbiamo perso tanti punti ma conta il presente. Stiamo facendo bene ma anche le altre vanno forte. Mancano molte partite, avremo in casa gli scontri contro Napoli e Roma, dobbiamo fare più punti possibili e poi vedremo. Scontri diretti decisivi per la Champions? Dobbiamo affrontare una gara alla volta, saranno tutte partite importanti. Se continueremo a giocare così possiamo arrivare tra le prime tre. Possiamo sbagliare poco per colpa del brutto inizio ma è ancora tutto nelle nostre mani».

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