MILANO - Dalbert il giocatore da lanciare, Roberto Gagliardini quello da rilanciare. Fra i tanti obiettivi di Spalletti, c'è sicuramente quello di recuperare il miglior Gagliardini, quello ammirato nel girone d'andata dello scorso torneo con l'Atalanta e nei primi due mesi con l'Inter. Il centrocampista, infatti, dalla primavera in poi ha iniziato ad arrancare. Ha avuto un discreto rendimento all'Europeo Under 21 anche se ha poi macchiato la sua partecipazione con l'espulsione rimediata nella semifinale contro la Spagna (rosso che gli è costato una giornata di squalifica che ha portato Ventura a non convocarlo per queste partite con la nazionale maggiore), non ha brillato durante le partite della preparazione estiva e nelle prime due giornate non ha avuto un ruolo da protagonista. In panchina per 70 minuti contro la Fiorentina, titolare, ma sostituito all'intervallo contro la Roma dopo 45 minuti negativi.
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OSTACOLI VIOLA - Gagliardini, terminata la scorsa stagione, era dato da tutti come titolare sicuro del centrocampo nerazzurro futuro, con i vari Banega, Kondogbia, Medel e Brozovic tutti sul mercato. Alla fine in effetti lui è rimasto e tre dei quattro sopracitati sono partiti, ma Spalletti ha espressamente richiesto l'acquisto di Borja Valero e Vecino, elementi che nella testa del tecnico di Certaldo dovranno occupare le due posizioni di mediani nel 4-2-3-1, ovvero una di quelle solitamente difesa da Gagliardini. I due ex viola, fra l'altro, a differenza dell'azzurro, sono partiti forte: Borja Valero ha subito preso in mano il gioco interista, Vecino ha fatto il suo contro la Fiorentina e segnato il gol che ha chiuso il match all'Olimpico con la Roma. Considerando che l'Inter giocherà solo il campionato, non sarà quindi semplice per Gagliardini strappare una maglia da titolare, obiettivo però imprescindibile per un giocatore che ha nel mirino un posto nei 23 che, spareggio permettendo, andranno a giocarsi il Mondiale con l'Italia.