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INVIATO AD APPIANO GENTILE - Dopo aver sbancato Roma e pareggiato a Napoli, l’Inter è attesa all’ultimo esame-verità: lo Stadium. Alla gara più importante, la squadra di Luciano Spalletti arriva guardando dall’alto verso il basso la Juventus e con la consapevolezza di affrontare tutte le altre grandi nel girone di ritorno a San Siro. «Adesso abbiamo una precisa identità su cui continuare a lavorare per cercare di raggiungere quegli obiettivi che abbiamo in testa. E ci vorranno moltissimi punti per riuscirci, visto come vanno le altre - le parole del tecnico - noi non andiamo a giocare a Torino cercando di vedere che squadra siamo, noi ora lo sappiamo già. Siamo sicuri delle nostre qualità: si va a giocare tentando di fare più punti possibili. E ogni partita deve essere l’occasione per provare a farlo. In cosa siamo superiori alla Juve? Non andiamo a giocare con la squadra terza in classifica, ma contro la squadra che ha vinto gli ultimi sei scudetti ed è arrivata due volte in finale di Champions. Poi sarà il campo a dire se possiamo ambire a confrontarsi contro una squadra tanto forte. Certo è che dobbiamo farci trovare pronti per carattere, personalità e autorità: dobbiamo avere reazioni forti a tutto quanto proporranno. Noi abbiamo obbiettivo di fare più punti possibili, ci sono altre squadre con i nostri obiettivi, c’è da lavorare in maniera seria, avere sempre la testa sul pezzo, ma questa non è una partita che deve cambiare pensieri e obiettivi perché è ancora lunga la corsa da fare. Se dovessi sintetizzare i miei pensieri con un tweet? Abbiamo tutte le qualità per giocarci questa partita per il massimo del risultato. La cosa che mi lascia più tranquillo è la voglia dei miei giocatori di essere al livello del sentimento che i nostri tifosi provano per noi». Allegri in conferenza ha parlato di sfida scudetto: «E’ il derby d’Italia, è una sfida che ti carica di voglia di fare, però dobbiamo mantenere lucidità per non caricarla troppo». Le frasi a Juve Tv? «Chi le ha pronunciate dovrebbe chiedere scusa non agli interisti, ma chi è stato costretto a vivere nelle fogne. Io mi troverei a disagio a lavorare al fianco di una persona che la pensa così».
UN CACIUCCO CON ALLEGRI - Capitolo formazione: «Brozovic? Le valutazioni sono facili da fare, noi abbiamo un centrocampo forte e mi auguro che le scelte siano quelle giuste, ma noi non abbiamo bisogno di inventarci niente per quello che è stato il nostro cammino. La nostra fisicità può essere un fattore perché loro sono molto bravi nelle palle inattive e per contrastarli servono chili e centimetri». Chi toglierei alla Juve? Allegri, magari per andarci a mangiare un caciucco a Livorno. E lo dico perché lui è il migliore a interpretare le partite in corsa».