Inter, Spalletti: «Pastore? Buono per tenere unito il gregge»

Il tecnico ironizza sul possibile arrivo del fantasista, poi seriamente dice: «Un grande calciatore»
Inter, Spalletti: «Pastore? Buono per tenere unito il gregge»© Inter via Getty Images

MILANO - "Pastore? È un grande calciatore. Non vado a interferire nelle trattative di mercato. Ne abbiamo parlato, ma abbiamo parlato anche di altre situazioni": lo dice il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti parlando dell'attaccante del Psg che sarebbe nel mirino del club nerazzurro. L'allenatore sorride rispondendo alla domanda di mercato e si lascia andare a una battuta: "Il pastore comunque è importante, perché tiene unito il gregge". Poi ricorda: "Col mercato a volte si rischia di lasciare indietro l'importanza di quei calciatori che ci hanno portato fino a questo punto e che ci hanno dato delle possibilità, si rischia di buttare via un percorso fatto".

RITORNO ALLA VITTORIA -  "Abbiamo bisogno di questi tre punti, i giocatori avvertono questa necessità più di me. Il nome dell'avversario conta relativamente, dobbiamo tornare a vincere": lo dice il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti rispondendo alle domande dei tifosi in diretta social, alla vigilia della partita contro la Spal di domani alle 12.30. L'allenatore nerazzurro parla anche di Lisandro Lopez e Rafinha, i due rinforzi arrivati dal mercato: "Sono tutti e due pronti per giocare. Sono ragazzi seri, professionisti perfetti. Lisandro è un difensore centrale. Rafa lo si può utilizzare in più ruoli, ha qualità di palleggio nello stretto che servono in questo calcio. Tecnica e rapidità sono importantissime".

FIDUCIA - "Dopo aver trovato il pareggio con la Roma, ci siamo accontentati e non mi è piaciuto. Siamo nelle condizioni di dover fare assolutamente dei risultati per raggiungere l'obbiettivo, non ci si può accontentare di un pareggio e vedere poi dopo cosa fare": lo dice il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti alla vigilia della partita contro la Spal. "Fra noi e il nostro obiettivo - spiega l'allenatore - c'è il valore del tempo. La lancetta non si ferma mai. C'è un tempo per fare qualsiasi cosa e noi dobbiamo farlo ora e basta". L'allenatore, comunque, è fiducioso: "Lo sono sempre, perché la fiducia è contagiosa. Ho visto dei miglioramenti, poi siamo tornati un pò indietro. Ma è la conoscenza dei miei calciatori che mi fa stare abbastanza tranquillo". 

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