Inter, a Conte servono i Vidal fatti in casa

Il tecnico ha bisogno di centrocampisti che segnano per far compiere il salto di qualità alla sua squadra. Non solo Barella, anche per Gagliardini e Vecino c'è l'obbligo del gol
Inter, a Conte servono i Vidal fatti in casa© Marco Canoniero

MILANO - Antonio Conte avrebbe voluto avere nel grilletto pure Arturo Vidal, ovvero quell’incursore di livello internazionale che ancora manca in rosa. Richiesta rimasta inevasa perché gli sforzi erano già stati dirottati su Romelu Lukaku (acquisto più caro nella storia del club) e per Alexis Sanchez ma pure per la convinzione - da parte della società - che il centrocampo sia competitivo già così com’è. L’exploit di Stefano Sensi conforta questa teoria, anche se è stato proprio Conte, dopo la vittoria di Cagliari, a spiegare come, per far sì che la squadra compia il definitivo salto di qualità, servano i gol di tutti i centrocampisti e ha fatto il nome degli “osservati speciali” per le prossime partite: "Vecino deve crescere tanto, Gagliardini deve tornare a essere il Gagliardini che conosciamo tutti", ha sottolineato l’allenatore allegando un’importante postilla "Se giochi con il 3-4-3, togli loro la possibilità di inserirsi". Questo è il motivo per cui il timone non virerà su altri sistemi di gioco che non siano il 3-5-2 ed è pure il motivo per cui Conte ha fortissimamente voluto con sé Lukaku, ovvero un attaccante che è maestro - grazie a un fisico da granatiere - nell’aprire spazi in cui i compagni possono inserirsi. Caratteristica che proprio non apparteneva a Mauro Icardi che, rispetto al belga, garantiva però più gol.

La forbice, nelle intenzioni dell’allenatore, andrà colmata grazie all’apporto dei cosidetti incursori. Vecino e Gagliardini (i centrocampisti con più fisicità in organico), nell’ultima stagione, di gol ne hanno segnati cinque a testa. L’uruguaiano li ha distribuiti tra campionato (tre a Bologna, Milan e Lazio) e coppe europee (oltre a quello “leggendario” al Tottenham, ha contribuito al poker al Rapid Vienna); mentre Gagliardini - non essendo in lista - il bottino l’ha fatto tutto in Serie A segnando, tra andata e ritorno, quattro gol al Genoa e un gol alla Spal. Il problema piuttosto sta nel rendimento sotto porta di Barella, che di gol con il Cagliari ne ha segnato appena uno nell’ultima stagione. La chiamata alle armi per i tre è stata forte e chiara da parte dell’ex ct che nelle proprie squadre ha sempre avuto centrocampisti in grado di fare la differenza sotto porta, qualità che dovrà avere pure la sua Inter se vuole pensare in grande.

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