Inter, Conte: "Stiamo creando qualcosa di importante. Sanchez? Ci aiuterà"

Ecco le parole del tecnico nerazzurro in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro l'Udinese
Inter, Conte: "Stiamo creando qualcosa di importante. Sanchez? Ci aiuterà"© Marco Canoniero/sync

MILANO - L'Inter si appresta a tornare in campo dopo la pausa per le nazionali e a San Siro sfiderà l'Udinese. Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro i friulani: "Dopo la sosta i giocatori arrivano in maniera diversa, in condizioni diverse. C'è da gestire una situazione differente rispetto a quando sono a disposizione durante la settimana. L'Udinese ha qualità, bisogna stare attenti alle loro ripartenze e ai loro giocatori, in primis Lasagna, Pussetto e De Paul. Sarà un periodo difficile con 7 partite in poco più di 20 giorni: sarà impegnativo, ma non dobbiamo misurare le ambizioni, bensì dobbiamo cercare di fare del nostro meglio e la cosa migliore è pensare partita dopo partita".

"Bisogna essere concentrati - prosegue Conte -. La partita della vita è quella contro l'Udinese: vogliamo fare una buona prestazione e mantenere alto l'entusiasmo che si è creato intorno all'ambiente. Bisogna però dosarlo, c'è un gruppo di ragazzi che sta lavorando nella giusta maniera. Stiamo creando qualcosa di importante".

Conte e i tifosi dell'Inter

Conte si è poi soffermato sul rapporto con i tifosi nerazzurri: "Sono onesto, mi fa piacere che mi abbiano accolto in questa maniera. Do tutto me stesso quando inizio a lavorare con un nuovo club e provo ad impersonificarmi nella storia della società e la stessa cosa provo a trasmetterla ai giocatori".

Conte e Alexis Sanchez

L'Inter affronterà l'Udinese, la squadra che ha lanciato Alexis Sanchez, uno dei grandi acquisti durante il mercato estivo dei nerazzurri: "Sanchez è forte, è un giocatore che ha dimostrato in passato di avere tante qualità ed è un vincente. Ha qualità, è veloce, ha forza e resistenza: bisogna fargli riannodare il filo che in questi due anni ha perso per molteplici ragioni. Non ha dimostrato il suo reale valore, ma deve essere portato ad essere l'Alexis Sanchez che io conosco. E' disponibile e ha voglia di allenarsi, deve ancora entrare nella nostra idea di gioco. Sono sicuro che ci darà una grande mano". Conte prosegue e risponde così alla domanda se riuscirà a far rinascere Sanchez così come fece con Tevez alla Juve: "Il compito di un allenatore è quello di migliorare i propri calciatori e farli rendere al massimo. In passato ho allenato giocatori non affermati che ora sono considerati top player. Questo è il mio compito, anche per i giocatori già con una grande carriera alle spalle, fu così per Tevez e, sì, può esserlo per Sanchez". 

Lukaku, grande disponibilità

Antonio Conte si è soffermato poi su Romelu Lukaku e sul suo ruolo nell'Inter: "Lukaku è entrato nel pianeta Inter con grande disponibilità e col sorriso. Il resto del gruppo lo ha capito e lo ha accolto nella maniera migliore possibile. Ha qualità calcistiche importanti e un grande valore umano. Parliamo di un giocatore altruista, pensa per la squadra e non al gol come prima cosa. In rosa abbiamo Lautaro, che non ha le stesse caratteristiche di Lukaku, ma può giocare sia prima che seconda punta: è un attaccante moderno. Può giocatore sia in coppia con Romelu che lui con un altro calciatore. Lukaku sta lavorando molto, è migliorata la sua forma fisica. Ha capito cosa voglio da lui e cosa deve fare per la squadra. Ci auguriamo che possa fare anche tanti gol. Non voglio fare paragoni con altri calciatori. Quanti gol farà? Vedremo. L'importante è continuare così, la rete sarà una conseguenza".

Le condizioni di Lazaro e i nuovi arrivati

Conte prosegue parlando dei nuovi arrivati: "Lazaro ha avuto un infortunio che non mi ha dato la possibilità di vederlo in partite di un certo livello durante l'estate. Sono contento che abbia giocato in nazionale. Ha messo minuti nelle gambe: noi contiamo tanto su di lui. Ha nelle sue corde l'uno contro uno e grande resistenza. Biraghi? Tatticamente conosce bene il campionato italiano. E' un'ottima alternativa ad Asamoah, come Dimarco. Sono contento della rosa: fatta di tanti ragazzi, di qualità e con grande margine di crescita. Devo essere bravo io in questo".

Le insidie dell'Inter e San Siro

Sulle insidie dell'Inter Conte ammette: "Siamo partiti bene, si percepisce l'entusiasmo intorno a noi, ma l'entusiasmo c'è anche grazie alle basi che stiamo costruendo, non solo ai risultati. Puoi vincere o pareggiare, ma l'entusiasmo deve dipendere dal gioco. L'immagine che l'Inter dà, in questo momento, è di avere chiare le idee, lo abbiamo dimostrato sul mercato tra acquisti e cessioni". E su San Siro dichiara: "Tutti sono innamorati di San Siro. Quando inizi a giocare a calcio ti senti dire che non sarai mai un calciatore se non giochi lì. Sinceramente non trovo problemi, sono stati fatti dei lavori recentemente. Si vede bene la partita, il campo è bello. Ad essere molto puntigliosi, gli spogliatoi forse sono un po' piccoli. Se penso a quello del Chelsea..."

Conte e la ricerca di solidità 

L'allenatore nerazzurro prosegue: "Noi cerchiamo quotidianamente la solidità e la nostra identità tattica, lavoro ogni giorno singolarmente con tutti per questo. Sia con il calciatore titolare, sia con il calciatore che partirà dalla panchina. Tutti devono sapere perfettamente cosa fare. Delle squadre top siamo sicuramente la squadra che ha cambiato più di tutti. Quando fai questi cambiamenti, è inevitabile mettere in conto un periodo di ambientamento per tutti. Questo rimane un punto interrogativo: dobbiamo essere bravi a trasformare il punto interrogativo in esclamativo".

Icardi? In bocca al lupo

Conte ha poi risposto all'immancabile domanda su Mauro Icardi, trasferitosi al PSG: "Gli facciamo tutti l'imbocca al lupo per l'esperienza. Non fa parte della nostra squadra e penso sia giusto che io non ne parli, per rispetto a lui e ai miei giocatori."

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