MILANO - “Così il campionato è falsato, perché ora esistono degli squilibri competitivi dovuti ad un calendario compresso nei mesi di aprile e maggio”. L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta è sbottato, ieri, per il rinvio del big match con la Juve, inizialmente previsto per stasera a Torino, a porte chiuse. Oggi è arrivata la secca replica del presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino, ma Marotta è fermo nelle sue idee, ribadite stamattina ai microfoni di Radio Sportiva: “Da cittadino mi sento di riconoscere il momento di grande emergenza che sta attraversando il nostro Paese e i grandi problemi che ne conseguono. La salute va tutelata, ma dirigente sportivo la decisione di rinviare le gare di questo turno è improvvida e crea uno squilibrio tra le squadre”.
Marotta: "Inter danneggiata"
“Ci sentiamo danneggiati da una decisione improvvida, incauta, presa senza che fossero interpellate le società attraverso un'assemblea straordinaria – continua Marotta - si tratta di un qualcosa di fondamentale per la credibilità del sistema calcio italiano. In subordine, il decreto ministeriale emanato la scorsa settimana prevedeva lo strumento delle porte chiuse. Il problema è solo quello della Serie A perché il calendario è molto compresso, mentre le altre categorie hanno più libertà. L'equilibrio competitivo viene inficiato con questa decisione”. Oggi è in programma un consiglio straordinario della Lega, ma Marotta non chiederà le dimissioni di Dal Pino, con cui è entrato in rotta di collisione: “Non è il nostro obiettivo, l'Italia non migliora chiedendo le dimissioni di qualcuno. Bisogna avere la competenza per affrontare certe situazioni. L'Inter ne esce fuori danneggiata, a maggio avremo una grande compressione di partite. Che qualità di rendimento potranno garantire i giocatori?”.