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MILANO - La famiglia Zhang fatica a tenere il controllo della maggioranza di Suning. Non è più solo una questione legata al tentativo di trovare qualche escamotage per non cedere l’Inter nel breve periodo. I problemi economici della proprietà nerazzurra sembrano arrivati a uno snodo cruciale molto più serio. Secondo il Financial Times, Jindong Zhang starebbe pensando di vendere una quota consistente di alcune holding di controllo della galassia Suning per ricavare 1,2 miliardi di euro, indispensabili per reagire alla crisi di liquidità degli ultimi mesi. Secondo il sito cinese sohu.com, le azioni messe in vendita sarebbero pari al 20-25% del pacchetto di controllo di Suning. Dal momento che il fondatore governa il colosso di Nanchino grazie a una percentuale non di molto superiore al 50%, questa cessione potrebbe portare la famiglia Zhang al di sotto della metà più uno delle quote. Potrebbe essere lo Stato cinese, in particolare il governo della provincia di Jiangsu, ad acquistare queste azioni. Inoltre il titolo di Suning è stato sospeso alla Borsa di Shenzen, in attesa di chiarimenti sulla strategia dell’azienda in merito alla possibile chiusura di alcuni centri commerciali.
Cessione più vicina
In questo scenario di estrema incertezza, nel quale i problemi di Suning si aggiungono alla crisi della pandemia e alla stretta politica cinese sul calcio, appare sempre più irrealistico che il presidente nerazzurro Steven Zhang possa trovare una soluzione finanziaria per non dover cedere l’Inter. Il prestito-ponte e altri piani B sono di difficile realizzazione. Secondo indiscrezioni, le trattative con BC Partners stanno proseguendo in modo convincente. Difficile in questo momento trovare un’offerta migliore rispetto agli 800 milioni (più bonus legati al raggiungimento di obiettivi di squadra) proposti dal fondo londinese. Ora sembra solo questione di tempi.