MILANO - Oggi l’Inter torna ad allenarsi. E Antonio Conte - dopo essersi ulteriormente complimentato con i suoi ragazzi - provvederà a ricordare alla truppa che il modo migliore per continuare i festeggiamenti per lo scudetto appena vinto sarà quello di onorare le ultime quattro giornate di campionato. Era dai tempi del primo scudetto di Mancini (2006/07) che l’Inter non diventava campione d’Italia con tanto anticipo: quell’anno, la matematica arrivò a Siena (22 aprile) con cinque partite ancora da disputarsi e quella squadra ne vinse quattro (3-1 all’Empoli, 0-1 a Messina, 4-3 con la Lazio e 3-0 al Toro) pareggiando 1-1 a Bergamo. Sprint che portò il Mancio a toccare 97 punti, record nella storia del club. Conte non può agguantarlo però potrebbe pure lui sfondare quota 90, risultato che renderebbe ancor più corposa la straordinaria annata fatta dall’Inter. Al traguardo ne mancano otto e questo, senza dubbio, è un motivo per tenere la squadra sulla corda.
La Juve, Lautaro e Lukaku
A mettere pepe alla coda di campionato, c’è soprattutto una partita, quella con la Juve allo Stadium, dove Conte - da avversario - non ha mai vinto. Difficile pensare che quella sera con la Juve l’Inter non si presenti con lo smoking, anche perché, oltre all’idea di prendersi uno scalpo che è ancora sfuggito all’ex ct, c’è da riscattare l’eliminazione dalla Coppa Italia, l’altra delusione stagionale dopo quella insuperabile data dalla prematura eliminazione dalla Champions. C’è poi un terzo motivo buono per mantenere comunque alta l’attenzione, ovvero riaccendere la LuLa: la coppia-gol più bella del campionato è a secco da cinque giornate, dopo aver matato il Sassuolo con un gol a testa (7 aprile) Lukaku e Lautaro non hanno più fatto gol. In campionato, i due sono fermi a 36 gol complessivi (21 Big Rom, 15 Martinez) e segnandone altri 4, farebbero cifra tonda. Più difficile invece pensare che il belga possa attaccare Cristiano Ronaldo che, nella classifica marcatori, grazie alla doppietta di Udine, si è portato a quota 27.