L'Inter presenta Inzaghi: "La Juve mi ha cercato ma non era tempo"

Il nuovo tecnico nerazzurro parla dell'addio alla Lazio, di mercato e della sfida ai bianconeri e al Milan
L'Inter presenta Inzaghi: "La Juve mi ha cercato ma non era tempo"© Inter via Getty Images

È il Simone Inzaghi Day in casa Inter. Alle ore 13, infatti, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico nerazzurro, chiamato a raccogliere la pesante eredità di Antonio Conte, che è riuscito a riportare lo scudetto nella Milano nerazzurra a 11 anni dall'ultima volta, rompendo così un'egemonia della Juve che durava da 9 stagioni.

Inter, le parole dell'ad Marotta

A introdurre l'ex allenatore della Lazio nella conferenza stampa di presentazione l'ad Giuseppe Marotta: "Inizia una stagione come sempre difficile, presentiamo il nostro nuovo tecnico con grande orgoglio perché il progetto dell'Inter continua, con un nuovo tecnico, giovane e vincente, sappiamo che è il profilo più adatto che impersonifica i valori di questo club: entusiasmo, lavoro e votato ai successi. Attraversiamo un momento difficile e per certi versi inquietante, post-pandemia, e anche per effetto dell'economia mondiale, di riflesso il calcio oggi è alla ricerca di un modello sostenibile. Di sicuro l'Inter vuole continuare per volere della proprietà sulla falsariga della passata stagione, guardando agli aspetti economici e finanziari. La dirigenza intende comunque allestire la squadra più competitiva possibile. La proprietà ha profuso circa 700 milioni di euro in questa società, oggi il calcio paga le conseguenze di quanto appena accaduto, impensabile chiedere ancora certi sforzi. Sono state fatte scelte dolorose, come la cessione di Hakimi, ma tutto è sempre svolto sotto l'aspetto della continuità. Aspettiamo il ritorno dei nostri tifosi allo stadio che per noi sono fondamentali, l'auspicio è che il governo riapra presto gli stadi ai fans che rappresentano il patrimonio di ogni società. C'è un dialogo aperto con al Lega per il ritorno dei tifosi? Il dialogo è sempre la via migliore. La Lega si sta adoperando per riaprire gli stadi, abbiamo già milioni di vaccinati, sapete che ricominciare a giocare senza il pubblico è desolante, ma come Inter in più abbiamo visto una detrazione di 100 milioni di euro di mancato incasso nella stagione appena conclusa".

Inter, Simone Inzaghi si presenta

Poi prende la parola Simone Inzaghi: "C'è un grandissimo entusiasmo per questa nuova avventura. Ho grandissime motivazioni. So che sarà un lavoro importante ed è una bellissima sfida. Mi hanno subito convinto dimostrandomi in pochi giorni una grandissima voglia di avermi. Col mio staff sappiamo che troveremo un gruppo forte, una società forte e tantissimi tifosi calorosi che ci staranno vicini per tutta la stagione". Tornando sulla trattativa che lo ha portato in nerazzurro: "Ho trovato delle persone all'Inter che mi hanno fatto capire di volermi a tutti i costi. Ho accettato questa nuova sfida, stimolante. So che ci saranno delle difficoltà perché avremo lo scudetto da difendere e tante squadre di fronte pronte a lottare. Colgo l'occasione per fare i complimenti alla società e a Conte per aver raggiunto questo scudetto atteso da tanto tempo".

Inzaghi sul mercato dell'Inter

Poi si parla di mercato: "In pochi finora si sono mossi. Il mercato è lungo ed è un momento delicato per tutte le squadre. Sapevo che Hakimi sarebbe partito, ma la società mi ha promesso che la squadra rimarrà competitiva e forte come lo scorso anno. Ci confrontiamo col direttore tutti i giorni e sappiamo dove dobbiamo intervenire. Vogliamo difendere lo scudetto appena vinto e fare un percorso migliore in Champions. È dal 2010/2011 che l'Inter non va agli ottavi. L'obiettivo è passare il girone, giocare ogni tre giorni sarà molto dispendioso ma ci faremo trovare pronti. Ulteriori sacrifici dopo Hakimi? Gli altri giocatori importanti mi è stato detto che rimarranno. Dobbiamo fare delle operazioni in entrata. Nel mio modo di fare calcio gli esterni sono giocatori importanti. Insieme al club, senza fretta, cercheremo delle soluzioni. La mia Inter avrà intensità, dovrà stare dentro la partita e riuscire a reagire agli episodi. La mia squadra sa vincere anche in pieno recupero".

Inzaghi su Lukaku, Eriksen, Conte e la sfida alla Lazio

Inzaghi ha poi parlato dei singoli. Su Lukaku commenta: "L'ho sentito diverse volte, era deluso per l'eliminazione dall'Europeo, maè una garanzia e l'ha dimostrato sul campo". Su fronte Eriksen: "Ci siamo sentiti prima del torneo europeo, dopo non ci ho parlato, ci contavo. Christian ha tutto il tempo per tornare, lo aspetto a braccia aperte. L'Inter è stata brava a prendere Calhanoglu che è un giocatore importante. Lui come Luis Alberto? Hanno caratteristiche simili. È un giocatore di qualità e quantità, molto bravo sui calci piazzati. Era nella mia testa da tempo. Ci darà grandi soddisfazioni". Sul suo predecessore Antonio Conte: "Vogliamo dare continuità dopo lo scudetto, abbiamo tutte le motivazioni che servono". Cinque stagioni per lui da tecnico della prima squadra della Lazio, che ora affronterà come avversaria: "Ho scritto una lettera a proposito, sono stati 22 anni importantissimi, sono stato molto bene, ho avuto la fortuna di vincere con la Lazio sia da giocatore che da allenatore, ma era arrivato il momento di cambiare ed eccomi qua".  Poi spiega il dietrofront con la Lazio: "Nella vita si fanno delle scelte. Ringrazierò sempre Lotito per l'occasione che mi ha dato. È un ottimo presidente con grandi idee. Secondo me si era chiuso un ciclo. C'era stato del tempo per mandarlo avanti, ma poi dopo l'incontro mi ero preso del tempo per decidere. Al mattino poi ho deciso di cambiare e ho subito avvertito Lotito"

Inzaghi sulle avance della Juve

In nerazzurro ritroverà De Vrij, già allenato ai tempi proprio della Lazio: "Ho allenato lui, ho giocato con Kolarov e Handanovic. Un piacere ritrovarli, ma anche con gli altri avrò un grandissimo rapporto". Sui contatti con la Juve in passato ammette: "In questi anni ci sono state delle richieste, non lo nego, ma non ero il momento di cambiare. Lavoravamo al meglio a Roma, poi è normale che a un certo punto quel momento arriva. E non ci ho pensato troppo. La pressione nell'allenatore un club come l'Inter? A Roma è stata una bella palestra, la pressione è quotidiana e mi piace, altrimenti non avrei accettato l'Inter campione d'Italia che potrebbe perdere qualche campione. Abbiamo un grande rapporto con i direttori, la stagione sarà lunga, dovremo essere bravi quando ci saranno delle difficoltà a compattarci bene". A chi gli chiede se sia pronto a vivere il Derby della Madonnina risponde: "Sappiamo cos'è il derby a Roma, ma anche a Milano c'è una rivalità fortissima. Il Milan ha fatto un ottimo campionato, in testa per venti giornate, sarà una sfida entusiasmante".

Inzaghi su Barella, Bastoni e Lautaro

Poi si torna a parla di singola, in particolar modo di Barella, Bastoni e Lautaro: "Sono già giocatori vincenti e le esperienze che stano facendo li miglioreranno. Sono molto contento per gli azzurri e anche per il Toro. L'ho sentito, è carico e ha voglia di giocarsi la finale col Brasile. Auguro a tutti di vincere le rispettive finali". Su Dimarco, Perisic e Sensi: "Federico ha fatto molto bene a Verona. È cresciuto nel settore giovanile e ha dimostrato di poter giocare in Serie A. Lo valuterò insieme agli altri, però è chiaro che è un giocatore su cui puntiamo. Perisic quinto di centrocampo? L'ha fatto l'anno scorso molto bene. È un giocatore importante e lo aspetto a braccia aperte. Farà molto bene nel nostro sistema secondo me. Ho stima in Sensi e lui e lo sa, è intelligente, ho parlato con lui, dovremo essere bravi a farlo allenare bene. Secondo me sarà una grande risorsa dell'Inter".

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