MILANO - Cgil contro l'Inter. Il sindacato si schiera dalla parte dei tre magazzinieri che l'Inter ha deciso di licenziare, sospendendoli dal lavoro il primo ottobre per esternalizzare i servizio. "Considerando che la somma dei tre stipendi costituisce una minima frazione dello stipendio medio che l'Inter paga ai giocatori, che si tratta di persone ultracinquantenni, e che l'Inter ha sempre promosso valori come l'uguaglianza e la fratellanza, riteniamo questa decisione non accettabile". Da qui la richiesta "all'Inter di tornare indietro nelle sue intenzioni".
Cgil: "Inter ci ripensi"
Il sindacato ha tentato nei giorni scorsi un dialogo con il club nerazzurro. "Nonostante i tentativi messi in campo dalla Cgil per trovare soluzioni alternative al licenziamento come il reimpiego in altre mansioni, peraltro facilmente percorribile data l'esperienza polivalente dei lavoratori in questione - spiega il sindacato -, l'azienda inspiegabilmente ha confermato di voler chiudere i tre rapporti di lavoro a partire dall'1 novembre, data di scadenza del blocco dei licenziamenti decisi dal Governo".