MILANO - Un gol da tre punti per provare a respingere le voci di mercato. Anche Denzel Dumfries, come Milan Skriniar, da mesi, vive in una sorta di frullatore. L’esterno olandese, fin dal termine della scorsa annata, è stato fra i giocatori nerazzurri con maggiori interessamenti. Anzi, quando non era ancora chiaro il destino di Perisic, si pensava che l’Inter avrebbe ceduto proprio l’ex Psv per fare cassa e proteggere i big. Si parlava del Manchester United, il Bayern Monaco aveva fatto un sondaggio. Più di tutti, però, si è avvicinato a Dumfries il Chelsea che aveva fatto il nome dell’olandese fin dalle prime chiacchiere con l'Inter per il ritorno di Lukaku e ancora non ha tolto dai propri radar il giocatore nato a Rotterdam.
Ancora priorità?
Dumfries per il club nerazzurro ha un valore alto, 50 milioni probabilmente trattabili intorno ai 40 più bonus. Il Chelsea non ha mai affondato il colpo, ma non ha ancora preso un esterno destro da alternare a James (ieri in gol col Tottenham) e non è ancora chiaro se lo farà. Ieri per esempio Tuchel ha schierato inizialmente il nazionale inglese nella difesa a tre al posto del capitano Azpilicueta e ha inserito come quinto di destra Loftus-Cheek, di ruolo centrocampista, provato già altre volte anche da esterno. Forse perché sul mercato i Blues hanno già investito oltre 160 milioni fra Cucurella, Sterling e Koulibaly e non hanno ancora finito, visto che potrebbero spenderne altri 100 per prendere il difensore Fofana (Leicester) e l’attaccante Aubameyang (Barcellona). Per questo, Dumfries potrebbe non essere più una priorità del Chelsea, ma in Viale della Liberazione sono convinti che da Londra un tentativo verrà ancora fatto. E il perché è presto detto.
Fattore Casadei
Da martedì, infatti, il Chelsea dovrebbe tornare alla carica, questa volta per chiudere, per il promettente Casadei. Il centrocampista, cercato da Nizza e Sassuolo, è un obiettivo concreto dei Blues che finora hanno avanzato due offerte, entrambe rifiutate, da 8 e 10 milioni. L'Inter ne vuole 15, sapendo che non potrà avere il diritto di recompra e che la cessione, a malincuore, del talento classe 2003, dopo quella di Pinamonti, sarà utile per avvicinarsi all'obiettivo del più 60 sul mercato fra entrate e uscite. La sensazione è che un rilancio a 12 più bonus, potrebbe fare centro, ma il rischio che in queste nuove discussioni finisca pure Dumfries è forte. L'olandese non vorrebbe andare via anche per non perdere certezze tattiche (e di spazio) in vista del mondiale. Inzaghi e la dirigenza, stesso discorso di Skriniar, non vogliono lasciarlo partire a questo punto del mercato, ma è evidente che un'offerta vicina ai 50 milioni, potrebbe far vacillare tutti, visto che il presidente Zhang preferirebbe raggiungere l'obiettivo economico fissato prima del 30 giugno 2023 e che fra l'olandese e Skriniar è il primo il più "sacrificabile". Se il Chelsea tornerà alla carica, l'Inter resisterà? Anche perché poi Dumfries andrebbe sostituito: Singo, il preferito, costa troppo, le alternative conducono a Odriozola, Castagne e Lazzari.