Inter, solitudine Chivu: smembrata la squadra Campione d’Italia Primavera

Si ragiona in prospettiva con i 2005, ma i risultati non sono da squadra nerazzurra
Inter, solitudine Chivu: smembrata la squadra Campione d’Italia Primavera© Inter via Getty Images

MILANO - Quanto è difficile essere l’Inter Primavera e incappare in un periodo no. Di quelli in cui non te ne gira una giusta. La gara con il Sassuolo di lunedì, per esempio. Non una partita bellissima, magari, ma nella quale i nerazzurri i gol lo meritavano pure. Invece alla prima occasione, passa il Sassuolo. Ciliegina sulla torta: cinque minuti dopo, quando ancora si poteva recuperare il pari (risultato che se non altro avrebbe consentito di muovere la classifica), Andersen viene espulso con un rosso diretto che è apparso esagerato. Alla fine, l’Inter finisce pure in nove. Non ne va bene mezza, insomma. E pensare che i nerazzurri sulla maglia a maggio si sono cuciti meritatamente lo scudetto. Un successo che è arrivato anche un po’ oltre il pronostico. Perché se è vero che l’Inter per qualità, status e blasone è sempre nel novero delle favorite quando si parla di Primavera, è anche vero che c’erano anche altre squadre che potevano partire in griglia più da favorite rispetto ai nerazzurri. I quali, però, al momento giusto hanno trovato le energie e il carattere per ribaltare tutto - a cominciare dalla semifinale con il Cagliari - e portarsi a casa il titolo contro la Roma che in finale sembrava messa meglio. Sulla carta. Con la nuova stagione, però, è cambiato tutto.

Inter, Primavera smembrata

Intanto perché della squadra Campione d’Italia è rimasto praticamente solo il tecnico, ovvero Cristian Chivu. I giocatori che sono stati decisivi per il successo della passata stagione sono tutti altrove a farsi le ossa oppure - è il caso di Casadei - sono stati ceduti. La nuova rosa forse è meno forte dal punto di vista tecnico, e questo può starci. Oltretutto tanti dei ragazzi che la compongono sono nati nell’anno 2005 e si trovano quindi al loro primo anno nella categoria. Non una scusante, certo, ma soprattutto in un momento in cui niente sembra giocare nel momento giusto, un po’ di scoramento a quell’età ci sta. Senza contare che tra un impegno di campionato e l’altro c’è anche la Youth League da affrontare. Competizione che richiede tante energie contro squadre che, come per la prima squadra, sono belle ostiche. E se da un lato qualche risultato positivo nella competizione europea potrebbe dare un po’ di morale alla squadra, è anche vero che giornate come quelle in cui ne prendi 6 dal Barcellona (pure in quel caso Inter con un giocatore in meno) dal punto di vista del morale ti stendono. Mai come guardare la classifica del campionato in questo momento, però. L’Inter sta al penultimo posto, con tre punti, frutto di tre pareggi. La vittoria in campionato ancora non si è vista, è arrivata solo in Youth League contro il Viktoria Plzen. Le prossime avversarie, tra l’altro, non sono delle più agevoli: Fiorentina, Frosinone (che in questo momento è capolista), Juventus e Udinese, che in questo momento è l’unica squadra che sta facendo peggio dell’Inter - un solo punto in classifica per i friulani.

Inter Primavera, serve un segnale

I nerazzurri per dare un segnale dovranno per forza cercare di fare punti contro queste squadre. Scrollandosi di dosso quell’ansia che sembra essere calata sulla squadra e che forse le impedisce di esprimersi al meglio. Dopodiché con la pausa potrebbero cambiare gli scenari per la squadra di Chivu. Già, Chivu, l’eroe del Triplete che alcune voci volevano candidato alla panchina della prima squadra quando pure là le cose non andavano tanto bene. Un anno fa era il protagonista dello scudetto, ora i tifosi lo mettono in discussione. Sicuramente è lecito aspettarsi di più, sia dall’Inter, che da lui.

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