Inter, il ritorno di Lukaku: rientro graduale verso il Viktoria Plzen

In dubbio la convocazione dell’attaccante belga per domani con la Fiorentina, l’obiettivo primario è la sfida decisiva in Champions. Il bomber lavora in gruppo, però salta la partitella tattica. Sarà Inzaghi a decidere

MILANO - Il ritorno all’allenamento con i compagni dopo quasi due mesi. Ma non è ancora abbastanza per assicurare la convocazione per la trasferta di Firenze. È questo l’esito della giornata di Romelu Lukaku alla Pinetina. Un appuntamento atteso perché il bomber belga ha ricominciato a seguire lo stesso programma del resto del gruppo per la prima volta da quando si è dovuto fermare a causa di un infortunio muscolare alla fine di agosto. Così è stato, ma solo per la prima parte della seduta. Il centravanti ha svolto il riscaldamento e gli esercizi di possesso palla con gli altri giocatori, ma non ha effettuato la partitella tattica. Un rientro graduale, seguito poi da altri carichi di lavoro atletico personalizzato. La decisione definitiva sulla possibilità di vedere Lukaku in panchina domani con la Fiorentina sarà presa oggi da Simone Inzaghi. Basandosi sulla tabella seguita ieri, potrebbe essere ancora rinviata la presenza in lista dell’attaccante. L'allenatore nerazzurro valuterà al termine della seduta odierna se è meglio rimandare il ritorno di Big Rom alla partita di Champions League col Viktoria Plzen, mercoledì a San Siro, determinante per la qualificazione agli ottavi.

In questo momento è prioritario che Lukaku ritrovi la condizione dopo quasi due mesi lontano dal ritmo dei compagni. Da questo punto di vista, potrebbe essere meglio lasciare il bomber di Anversa ad Appiano Gentile a svolgere due giornate complete di allenamento evitando il viaggio di ritorno da Firenze in piena notte. Potrebbe essere più indicato un impegno casalingo, come quello con la squadra della Repubblica Ceca. Una sfida da vincere a tutti i costi per ottenere il biglietto che conduce alla fase a eliminazione diretta con un turno di anticipo e senza dipendere dall’ultima gara del girone all’Allianz Arena con il Bayern Monaco. Contro il Viktoria Plzen sarebbe importante avere in panchina Lukaku nel caso in cui la partita restasse bloccata a lungo. L’Inter chiede proprio questo all’attaccante decisivo per lo scudetto 2021-’22: avere una risorsa per scardinare i punteggi in modo più agevole, grazie alla potenza dirompente di un singolo che può consentire alla squadra di non dovere sempre creare azioni corali molto belle, ma allo stesso faticose, per andare in gol. In questa prima parte di stagione l’Inter ha dovuto faticare per piegare le difese avversarie. Alcune combinazioni sono state da applausi. Ma il rovescio di questa medaglia è la necessità di elaborare manovre di alta qualità. Talvolta servono anche scorciatoie per segnare. Lukaku rappresenta la principale di queste vie brevi verso la rete.

Sta accelerando per il ritorno in campo anche Marcelo Brozovic, altro nerazzurro fermato da problemi muscolari, come Lukaku atteso dai Mondiali in Qatar tra un mese. Il centrocampista croato dovrebbe tornare in campo tra un paio di settimane. Quindi potrebbe riappropriarsi della cabina di regia dell’Inter (dove finora è stato sostituito magnificamente da Calhanoglu) per le partite di novembre con Juventus, Bologna e Atalanta.

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