Skriniar, 20 giorni per decidere: l'Inter ha offerto 6 milioni all'anno

Ausilio e Marotta pretendono una risposta entro la finale di Supercoppa Ma, anche in caso di rottura, non intendono privarsi del capitano già al mercato di gennaio

Cinque giorni e sarà 2023, ovvero l’anno in cui (il 30 giugno) scade il contratto di Milan Skriniar. L’Inter - dopo averlo tenuto sul mercato per metà estate, facendo indubbiamente indispettire il ragazzo che non ha gradito di essere stato scelto come la pedina da sacrificare all’altare del bilancio - ha fatto tutto ciò che poteva per convincere il difensore a firmare il prolungamento e pure i contatti andati in scena prima di Natale fra le parti non hanno ancora portato alla fumata, bianca o nera che sia. La situazione, infatti, è di stallo con il club nerazzurro che non perde la fiducia di poter blindare il proprio centrale, ma al tempo stesso, con il tempo che passa, è consapevole di andare incontro al periodo che permetterà a Skriniar di poter firmare con un’altra società e liberarsi di conseguenza a zero dal primo luglio. Un nuovo aggiornamento tra le parti è in programma dopo la Befana, probabilmente nella settimana che dal 9 gennaio porterà poi alla Supercoppa italiana in programma il 18 in Arabia Saudita. Ecco, oggi quella data può essere vista come una sorta di dead-line da parte della dirigenza, anche se l'Inter, finché potrà, non alzerà del tutto bandiera bianca.

Non solo soldi

Marotta e Ausilio da oltre un mese hanno messo 6 milioni più bonus, ovvero quasi il 40% in più rispetto a quanto il difensore percepisce attualmente, 3.8 milioni. La parte economica in questa trattativa, come sempre in questi casi, è importante, ma non l’unica. Se infatti dipendesse solo dai soldi, Skriniar avrebbe probabilmente già lasciato il tavolo, visto che da luglio ha in mano una proposta da 9 e passa milioni del Psg e probabilmente ne ha ricevute altrettante ricche da club di Premier. Skriniar sa che l’Inter non potrà mai raggiungere le cifre offerte da altre società. La proposta di Marotta e Ausilio è già alta per le casse della società, in linea con i top della rosa ovvero Brozovic e Martinez (entrambi di base percepiscono fra i 6 e i 6.5 milioni; Lukaku è un caso a parte prendendone 12, di cui 8.5 pagati dall’Inter, gli altri dal Chelsea proprietaria del cartellino). La questione rinnovo non dipende quindi solo dal bonifico che l’Inter verserà sul conto corrente dello slovacco. Sono in ballo altri aspetti. Sicuramente il giocatore deve fare una scelta di vita. A Milano - città dove è arrivato 22enne - si trova bene, così come la sua compagna Barbora e la figlia Charlotte. Nell’Inter è un pilastro (altrove lo sarebbe ugualmente?) e da metà ottobre, da quando Inzaghi ha scelto di puntare su Onana anziché Handanovic, è diventato anche capitano, sfruttando la contemporanea assenza per infortunio di Brozovic. Come detto, a Skriniar in estate non è piaciuto rimanere sul mercato per diversi mesi: se è vero che l’Inter ha scelto poi di non vederlo, definendolo un elemento imprescindibile, lui per primo sa che se il Psg si fosse spinto oltre i 60 milioni prospettati fra base e bonus, la società lo avrebbe venduto. Skriniar a inizio stagione non era un giocatore sereno e in campo lo si è visto. Col passare delle settimane però ha ritrovato il giusto spirito e chi gli è vicino oggi lo descrive come molto tranquillo e assolutamente concentrato sulla stagione. Il rinnovo però non è ancora arrivato. I prossimi 15-20 giorni porteranno forse novità. Sicuramente l'Inter, in caso di rottura, non ha in programma di cederlo a gennaio per non indebolire la squadra: l'incasso sarebbe basso e bisognerebbe poi trovare un sostituto, sicuramente non dello stesso livello. Sempre che il Psg - se fosse la scelta per l'estate di Skriniar - non si presenti con 20 milioni per averlo subito: a quel punto Zhang chiederebbe sicuramente ai suoi dirigenti di farci almeno un ragionamento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...