Inter, Calhanoglu che botta: out 20 giorni

I controlli dovranno stabilire l’entità, ma la sensazione è che sia uno stiramento di 1° grado: salterebbe l'andata con la Juve in Coppa Italia e con il Benfica in Champions
Hakan Calhanoglu© Marco Canoniero

«Hakan ha subìto uno stiramento all’inguine. Scopriremo quanto sia grave dopo la risonanza magnetica». La prima diagnosi, fatta da Stefan Kuntz, ct della Nazionale turca, non dovrebbe essere troppo distante dal vero. Sensazione che nutre pure Calhanoglu che, come tutti i calciatori esperti, sa valutare bene le sensazioni che arrivano dal suo corpo. Ieri il turco si è presentato ancora dolorante ad Appiano Gentile e così è stato deciso, in accordo con lo staff medico dell’Inter, di effettuare gli esami oggi. Il problema è all’adduttore destro, appena sotto la zona inguinale e la risonanza magnetica dovrà dire quanto è grave la lesione. Anche in questo caso la sensazione è che non sia gravissima, ma che qualcosa ci sia. Fosse un primo grado, come tutto fa pensare, lo stop sarebbe di una ventina di giorni. Infatti proprio Calhanoglu, alla luce del fastidio provato dopo l’infortunio, ha messo un circoletto rosso sul 19 aprile, giorno del match di ritorno a San Siro con il Benfica in Champions.

Problemi nelle rotazioni

La speranza, ovviamente, è che lo stop non sia più lungo. Già così sarebbe un bel guaio per Simone Inzaghi, considerato che Calhanoglu salterebbe tre gare di campionato (Fiorentina, Salernitana e Monza), la semifinale di andata in Coppa Italia a Torino con la Juve e, ovviamente, il primo atto dei quarti di Champions con il Benfica. Una brutta botta per Inzaghi che perderà il motore del suo centrocampo e che avrà anche un giocatore in meno nelle rotazioni (il turco può pure giocare come mezzala sinistra per far rifiatare Mkhitaryan o Barella, spostando a destra l’armeno). Come auspicano anche in società, potrebbe essere pure l’occasione per vedere con più frequenza in campo Kristjan Asllani anche perché Marcelo Brozovic - che tornerà centro di gravità dell’Inter dopo una stagione fortemente segnata dagli infortuni (e chissà che non sia utile pure in ottica mercato...) - non può giocare tutte le partite. In tal senso aumenterà il proprio minutaggio pure Roberto Gagliardini, destinato comunque a lasciare l’Inter a fi ne stagione.

Coperta corta anche in difesa

Coperta che è corta pure in difesa dove Milan Skriniar punta già al Benfica. Questo vuol dire che Matteo Darmian sarà costretto agli straordinari in assenza di D’Ambrosio (la speranza è che il ricorso dimezzi la squalifica per averlo a Salerno). Va meglio al centro, dove De Vrij (neo papà: ieri la compagna Doina ha dato la luce a Nolan, il primogenito di famiglia) può far rifi atare Acerbi, e a sinistra dove Inzaghi può contare su Bastoni, sullo stesso Acerbi e su Dimarco grazie anche al ritorno in gruppo di Robin Gosens. Solo oggi comunque Inzaghi avrà tutti (finalmente) a disposizione con il ritorno ad Appiano di Valentin Carboni e Lautaro Martínez (ieri, insieme a Calhanoglu, erano rientrati Lukaku e Brozovic). Giornata però fondamentale soprattutto per capire i destini del turco, determinanti anche per stabilire che grado di diffi coltà assumerà un mese di aprile che già di presentava infuocato avendo tutti a disposizione, figurarsi ora...

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