Così l'Inter grazie a Inzaghi punta alla Coppa del bilancio

Nelle due stagioni con Simone alla guida, fra campionato e coppe, introiti per circa 200 milioni. Nell'annata sportiva in corso, oltre 100 i milioni garantiti dalla Champions
Così l'Inter grazie a Inzaghi punta alla Coppa del bilancio© Getty Images

La finale di Coppa Italia offre l'occasione per fare i conti in tasca all'Inter. I numeri rendono merito ai risultati di Inzaghi e dei suoi giocatori; al lavoro di Marotta e Ausilio sul mercato; di Antonello, responsabile delle attività aziendali. Disegnano le future prospettive di bilancio, tanto corroboranti quanto assolutamente inattese all'inizio di questa stagione, nata sotto il segno del passivo di 140 milioni di euro registrato al termine dell'annata 2021/2022. Secondo un calcolo per difetto, il biennio di Inzaghi in panchina ha fruttato introiti per circa 200 milioni di euro, fra campionato e coppe, nazionali e internazionali. In particolare, nella stagione in corso, l'eccezionale cavalcata in Champions League sino alla finale, inseguita da  tredici anni, ha già sfondato il muro dei 100 milioni di euro, rispetto ai 62 milioni dell'edizione precedente (e la sola qualificazione all'ultimo atto di Istanbul frutta complessivamente 15,5 milioni: se i nerazzurri battessero il City, intascherebbero altri 4,5 milioni di bonus). 

Inter, i guadagni al botteghino

Al botteghino, i nerazzurri si sono guadagnati un tesoro: 1,3 milioni di spettatori per 18 partite di campionato e sabato, per lo spareggio Champions con l'Atalanta, San Siro sarà di nuovo tutto esaurito. Fra campionato e Champions (400 mila spettatori), saranno 60 i milioni di euro garantiti dagli incassi casalinghi, 26 milioni in più se comparati all'ultimo torneo. Nonostante la rottura con Digitalbits che comporta un mancato cespite di 20 milioni di euro, le previsioni per l'esercizio in corso ipotizzano una riduzione del passivo di almeno 40 milioni di euro. Ulteriormente incrementata da un'eventuale, straordinaria conquista della Coppa più importante e più ricca per l'effetto volano  che genererebbe sul fronte della commercializzazione del marchio a livello globale. Ecco perché la spada di Damocle, cioè di Oaktree, ora fa meno paura all'Inter, chiamata a rimborsare al fondo californiano il finanziamento a tutt'oggi ammontante a circa 330 milioni (interessi compresi) entro il 31 maggio 2024. Ma, Zhang lo sta dimostrando, un altro futuro è possibile.

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