Inter in vendita? Ecco qual è il nemico invisibile di Zhang

È il tempo necessario al presidente per decidere se accettare l'offerta di un fondo mediorientale, ma scandisce anche l'incremento degli interessi al 12% gravanti sul prestito di 275 milioni concesso da Oaktree

Stefano Pasquino, uno dei migliori e meglio informati cronisti al seguito dell'Inter, l'ha rivelato in anteprima stamane su Tuttosport: "L'Inter non è mai stata così vicina alla cessione, Raine Group, banca d'affari statunitense che da tempo ha preso in mano ilm dossier, ha trovato un fondo mediorientale interessato al club (ça va sans dire) e disposto ad accontentare i desiderata economici di Suning... Al di là dell'ottimismo della banca d'affari (che, ovviamente, fa il suo interesse) va registrata pure la volontà, da parte di Steven Zhang di tenersi l'Inter, anche per sfruttare il volano della Super Champions e del nuovo mondiale per club ideato dalla Fifa".

Il nemico invisibile

Qui sta il punto. Perché è il tempo il nemico invisibile del trentunenne presidente nerazzurro che, dopo lo scudetto di Conte, nel primo biennio inzaghiano ha inanellato 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane, un secondo e un terzo posto in campionato, una finale di Champions League inseguita dal club per tredici anni e, attualmente, comanda il nuovo torneo a punteggio pieno, essendosi appena lasciato alle spalle la quinta vittoria consecutiva nei derby dell'anno solare 2023. Entro il 20 maggio 2024, tramite la holding Gran Tower Sarl grazie alla quale Suning controlla l'Inter, la multinazionale di Nanchino deve restituire al fondo californiano Oaktree il finanziamento di 275 milioni di euro concessole nel 2021 e, in virtù del tasso d'interesse del 12%, velocemente lievitante verso i 400 milioni di euro. Come pegno per il prestito, Oaktree ha ricevuto l'Inter: se Suning non pagherà, diventerà sua.

La decisione di Zhang

Zhang deve decidere se accettare l'offerta del fondo rivelata da Tuttosport oppure se, per tenersi la società, rifinanziare il debito con interessi raddoppiati, ma in un contesto presumibilmente sempre più delicato. Se Zhang non avesse potuto coniugare i brillanti risultati di Inzaghi e i conseguenti introiti alla strepitosa capacità di Marotta & Ausilio sul mercato (la plusvalenza Onana è un fiore all'occhiello), avrebbe già dovuto passare la mano. I numeri parlano chiaro: Suning chiede 1,2 miliardi di euro per l'Inter, dopo averla pagata 380 milioni nel 2016, quando l'acquistò da Thohir e avere investito 800 milioni in questi sette anni. I debiti complessivi accumulati nell'esercizio '21-'22 ammontavano a 881 milioni di euro, 415 dei quali legati al bond lanciato nel gennaio 2022. Il passivo '21-'22 è stato di 140 milioni: secondo le previsioni, grazie alla brillamnte stagione agonistica '22-'23 dovrebbe scendere a -80 milioni. Ma, al di sopra di tutto, incombe la spada di Damocle che per l'Inter si chiama Oaktree. Ecco perché Zhang deve correre contro il tempo.

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