Inter, per Zhang c'è l'assist di Xi Jinping: 650 milioni di dollari

Per far fronte alla crisi di liquidità di Suning e salvarla il governo cinese potrebbe stanziare questa maxi-cifra in dieci anni
Inter, per Zhang c'è l'assist di Xi Jinping: 650 milioni di dollari© www.imagephotoagency.it

MILANO - In attesa di capire quale ruolo avrà l’Inter nel suo futuro, arrivano importanti novità per Suning, notizie riportate da diversi media come “Caixin” (società specializzata nella comunicazione economica-investigativa con sede a Pechino) e “Nikkei Asia” (quotidiano giapponese). In primis il governo cinese del presidente Xi Jinping avrebbe deciso - manca ancora l’ufficialità - di aiutare la società della famiglia Zhang con un finanziamento di oltre 650 milioni di dollari. Un assist, a conferma dell’ottimo rapporto fra il numero uno cinese e Jindong Zhang, per venire incontro alle difficoltà di liquidità di Suning aumentate dopo la pandemia del 2020 e acuite pure dalla crisi di Evergrande a cui il gruppo di Nanchino, sempre su richiesta del Governo, aveva prestato circa 2.5 miliardi di euro, soldi destinati a non tornare a causa del sempre più probabile fallimento della società specializzata nel settore immobiliare. Suning riceverà il finanziamento da Citic Trust e China Huarong Asset Management, sostenuti dallo Stato, nell’arco dei prossimi 10 anni: la prima tranche - si legge sui media asiatici - fornirà sollievo ai progetti dei parchi logistici di Suning a Shaoxing, Hangzhou, Nanchino e Chengdu.

Inter, gli obiettivi di mercato

Ristrutturare il debito del capitale

L’investimento aiuterà anche a rinnovare Suning attraverso la ristrutturazione del debito e del capitale. In seguito alla grave crisi finanziaria nel periodo del Covid, secondo “Caixin” le passività totali di Suning - comprese quelle della società quotata in borsa e delle altre filiali della sua società madre - potrebbero essere salite a più di 26 miliardi di euro. Ci sono però anche notizie decisamente più negative per Suning visto che ci sarebbero diversi creditori, fra i quali anche i fondi americani Bain Capital e Oaktree Capital - quello che nel maggio 2021 ha prestato 275 milioni alla holding Gran Tower Sarl con cui la famiglia Zhang controlla l’Inter -, che avrebbero intentato molteplici azioni legali contro Suning per i debiti accumulati. Chiaramente questa seconda notizia, se confermata, complicherebbe in ottica futura i possibili ragionamenti di Steven Zhang di rifinanziare il prestito con lo stesso Oaktree - i cui rappresentati sono spesso a San Siro -, ricordando che la scadenza è fissata al 20 maggio con la somma che sfiorerà, a causa degli interessi, 400 milioni.

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Inter e Suning, futuro in discussione

Come raccontiamo ormai da quasi un mese, il futuro di Suning con l’Inter è sempre più in discussione e non solo per il prestito con Oaktree. Gli advisor che da mesi hanno in mano il fascicolo nerazzurro per trovare investitori o potenziali acquirenti - Goldman Sachs e Raine Group - hanno una proposta da parte di un consorzio arabo che in queste settimane sta raccogliendo le garanzie economiche per presentare a Zhang un’offerta da 1.3 miliardi di euro. Ma non ci sono solo gli arabi. Al di là delle periodiche dichiarazioni del magnate finlandese Zilliacus - che ha tirato in ballo anche lo sceicco qatariota Al Thani -, l’Inter rimane un interessante obiettivo per diversi gruppi statunitensi.

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MILANO - In attesa di capire quale ruolo avrà l’Inter nel suo futuro, arrivano importanti novità per Suning, notizie riportate da diversi media come “Caixin” (società specializzata nella comunicazione economica-investigativa con sede a Pechino) e “Nikkei Asia” (quotidiano giapponese). In primis il governo cinese del presidente Xi Jinping avrebbe deciso - manca ancora l’ufficialità - di aiutare la società della famiglia Zhang con un finanziamento di oltre 650 milioni di dollari. Un assist, a conferma dell’ottimo rapporto fra il numero uno cinese e Jindong Zhang, per venire incontro alle difficoltà di liquidità di Suning aumentate dopo la pandemia del 2020 e acuite pure dalla crisi di Evergrande a cui il gruppo di Nanchino, sempre su richiesta del Governo, aveva prestato circa 2.5 miliardi di euro, soldi destinati a non tornare a causa del sempre più probabile fallimento della società specializzata nel settore immobiliare. Suning riceverà il finanziamento da Citic Trust e China Huarong Asset Management, sostenuti dallo Stato, nell’arco dei prossimi 10 anni: la prima tranche - si legge sui media asiatici - fornirà sollievo ai progetti dei parchi logistici di Suning a Shaoxing, Hangzhou, Nanchino e Chengdu.

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Ristrutturare il debito del capitale

L’investimento aiuterà anche a rinnovare Suning attraverso la ristrutturazione del debito e del capitale. In seguito alla grave crisi finanziaria nel periodo del Covid, secondo “Caixin” le passività totali di Suning - comprese quelle della società quotata in borsa e delle altre filiali della sua società madre - potrebbero essere salite a più di 26 miliardi di euro. Ci sono però anche notizie decisamente più negative per Suning visto che ci sarebbero diversi creditori, fra i quali anche i fondi americani Bain Capital e Oaktree Capital - quello che nel maggio 2021 ha prestato 275 milioni alla holding Gran Tower Sarl con cui la famiglia Zhang controlla l’Inter -, che avrebbero intentato molteplici azioni legali contro Suning per i debiti accumulati. Chiaramente questa seconda notizia, se confermata, complicherebbe in ottica futura i possibili ragionamenti di Steven Zhang di rifinanziare il prestito con lo stesso Oaktree - i cui rappresentati sono spesso a San Siro -, ricordando che la scadenza è fissata al 20 maggio con la somma che sfiorerà, a causa degli interessi, 400 milioni.

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