Nella pancia dell’Opap Arena, lo stadio che lunedì sera ha ospitato l’incontro tra i padroni di casa della Grecia e l’Olanda, aleggiavano svariate convinzioni su Dumfries, pronto a riprendere il suo posto sulla destra nel 3-5-2 di Inzaghi per la partita di domani contro il Torino. La prima è che l’esterno sia decisivo sia per gli Oranje che per l’Inter. La seconda è che non andando troppo in là col tempo firmerà il rinnovo con i nerazzurri. La terza che quest’estate, qualora l’esterno continuasse a macinare chilometri, prestazioni e assist, arriverà un’offerta concreta per portarlo via da Milano. Con il club di Viale della Liberazione che non si opporrebbe alla cessione del giocatore se arrivasse un’offerta da 45-50 milioni di euro. Di fatto l’inizio di questa stagione di Dumfries è assolutamente da applausi.
Dumfries, inizio stagione da applausi
Con l’Inter, tra campionato e Champions League, ha collezionato due gol e tre assist in nove presenze. Con l’Olanda tre assist in quattro partite e il rigore procurato al 90’ad Atene che di fatto vale mezza qualificazione all’Europeo. Numeri che certificano quindi quanto sia diventato fondamentale nel gioco delle sue squadre. Il tutto, per stessa ammissione del giocatore, anche per merito di Simone Inzaghi. Sbarcato a Milano come scommessa e col gravoso compito di non far rimpiangere Hakimi, Dumfries oggi non è più solo corsa e fisico. Il laterale, grazie alla sua determinazione e all’opera del suo allenatore, sta migliorando nella tattica e pure nella tecnica, particolari curati con abnegazione e fame di arrivare anche nei supplementi di lavoro in quel di Appiano.