Inter campione d’InVarno tra i veleni: tutti i precedenti che scottano

Solo una settimana fa a Marassi la rete da annullare ad Arnautovic. Ma dopo Napoli e Torino (contatto tra Chiesa e Darmian sull’1-1) Rocchi aveva sempre difeso i suoi

Più che "aiutino", come poteva essere definita l’interpretazione regolamentare del Var Mazzoleni nel richiamare all'on-field review l'arbitro Di Bello in occasione del contatto Perez-Lautaro Martinez che il direttore di gara non aveva giudicato da rigore il 9 dicembre in Inter-Udinese (fallo da fischiare e rigore poi dato e segnato da Calhanoglu per sbloccare una partita terminata 4-0), questa volta non può che essere chiamato errore.
Quello commesso dalla coppia in sala Var composta da Nasca e Di Vuolo che non ha segnalato all’arbitro Fabbri la gomitata di Bastoni su Duda in occasione della rete di Frattesi che ha fissato il punteggio sul 2-1 per l’Inter contro il Verona. L’ultimo episodio controverso che soprattutto nelle ultime giornate - in particolare dalla trasferta del 3 dicembre Napoli alla 14ª giornata - hanno sorriso ai nerazzurri.

Rocchi, la difesa dopo Juve-Inter

In verità anche il 26 novembre all’Allianz Stadium nello scontro diretto contro la Juventus i bianconeri avevano protestato per l’azione che aveva portato all’1-1 di Lautaro per un contrasto sulla trequarti interista fra Darmian (gomito alto) e Chiesa (in possesso della palla), ma l’arbitro Guida aveva fatto proseguire e il Var non era poi intervenuto. Contatto che pure il designatore arbitrale Rocchi nei giorni successi a “Open Var” su Dazn aveva giudicato corretto: «Per noi non è sicuramente un fallo per la tipologia di linea d’intervento dell’arbitro».

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Napoli-Inter: gli episodi

Ma veniamo a Napoli-Inter, arbitro Massa. Due gli episodi contestati dagli azzurri che avevano scatenato nel post partita l’ira del club campione d'Italia e del presidente De Laurentiis. Il primo in occasione della rete dell’1-0 di Calhanoglu al 44’ del primo tempo, una cintura di Lautaro su Lobotka a centrocampo a inizio azione, con la palla rubata dall’argentino; il secondo in avvio di ripresa sull’1-0 per l’Inter, un possibile rigore per il Napoli per fallo di Acerbi su Osimhen (ancata del difensore a sbilanciare il nigeriano e successivo contatto piede su piede). In entrambi i casi Massa e Var fecero proseguire.

Nell’analisi successiva delle immagini a “Open Var”, il responsabile del settore tecnico dell’Aia, Trefoloni, si era espresso così: «Tutti e tre (arbitro, Var e Avar, ndr) hanno la stessa idea di intervento e la vivono indipendentemente l’uno dall’altro, vanno tutti e tre per nessuna azione fallosa - la spiegazione sul contatto Lautaro-Lobotka -. Acerbi-Osimhen? Si guarda l'intensità e noi siamo contenti di questa scelta, è stata coerente con la linea dell’arbitro e con quello che chiediamo noi».

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La mano di Gonzalez e la spinta di Bisseck

Il 23 dicembre, 17ª giornata, in Inter-Lecce, la punizione sulla trequarti offensiva dell’Inter da cui era nato il gol del momentaneo 1-0 di testa di Bisseck (finale 2-0 per i nerazzurri), era stata fischiata dall’arbitro Marcenaro per un fallo di mano di Gonzalez su tocco di Mkhitaryan. Le immagini, però, avevano mostrato come la palla calciata dall’armeno avesse colpito prima l’anca del centrocampista salentino e dunque l'azione non andava sanzionata.

Nell’ultima gara del 2023, il 29 dicembre a Marassi per la 18ª giornata contro il Genoa (finale 1-1), lo 0-1 di Arnautovic era arrivato dopo un’evidente spinta con entrambe le braccia di Bisseck su Strootman, infrazione non rilevata da Doveri, ma neanche evidenziata dalla squadra in sala Var. Ieri l’ultimo episodio, arrivato proprio nel pomeriggio in cui l’Inter si è laureata campione d’inverno, ma i veleni hanno messo in secondo piano la vittoria sul Verona.

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Più che "aiutino", come poteva essere definita l’interpretazione regolamentare del Var Mazzoleni nel richiamare all'on-field review l'arbitro Di Bello in occasione del contatto Perez-Lautaro Martinez che il direttore di gara non aveva giudicato da rigore il 9 dicembre in Inter-Udinese (fallo da fischiare e rigore poi dato e segnato da Calhanoglu per sbloccare una partita terminata 4-0), questa volta non può che essere chiamato errore.
Quello commesso dalla coppia in sala Var composta da Nasca e Di Vuolo che non ha segnalato all’arbitro Fabbri la gomitata di Bastoni su Duda in occasione della rete di Frattesi che ha fissato il punteggio sul 2-1 per l’Inter contro il Verona. L’ultimo episodio controverso che soprattutto nelle ultime giornate - in particolare dalla trasferta del 3 dicembre Napoli alla 14ª giornata - hanno sorriso ai nerazzurri.

Rocchi, la difesa dopo Juve-Inter

In verità anche il 26 novembre all’Allianz Stadium nello scontro diretto contro la Juventus i bianconeri avevano protestato per l’azione che aveva portato all’1-1 di Lautaro per un contrasto sulla trequarti interista fra Darmian (gomito alto) e Chiesa (in possesso della palla), ma l’arbitro Guida aveva fatto proseguire e il Var non era poi intervenuto. Contatto che pure il designatore arbitrale Rocchi nei giorni successi a “Open Var” su Dazn aveva giudicato corretto: «Per noi non è sicuramente un fallo per la tipologia di linea d’intervento dell’arbitro».

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