Acerbi: "I più forti mai affrontati": né Lautaro né Haaland, sono ex Juve...

Il difensore nerazzurro ha stilato la top 5 degli attaccanti incontrati durante la carriera: ecco chi sono
Acerbi: "I più forti mai affrontati": né Lautaro né Haaland, sono ex Juve...© Inter via Getty Images

TORINO - E' diventato una pedina fondamentale per Simone Inzaghi che dopo averlo avuto alla Lazio ha deciso di puntare su di lui anche all'Inter: Francesco Acerbi si racconta in una lunga intervista alla pagina sportiva 'Che Fatica La Vita Da Bomber' parlando della sua carriera da difensore e di un aspetto fondamentale del ruolo. "Quali sono i cinque attaccanti più forti che hai marcato?", a domanda segue risposta e tra gli "incubi" di Acerbi sono due ex Juventus a spiccare nella lista. Il difensore azzurro ha fatto il suo elenco e al primo posto c'è proprio un ex bianconero che lo ha fatto davvero impazzire.

"E' stato il più forte mai stato in Italia"

Questa la risposta di Acerbi: "Cristiano Ronaldo, poi la ThuLa: Thuram e Lautaro sono due attaccanti forti, il primo perché difende bene il pallone e si porta dietro 3-4 avversari alla volta senza che riescano a prendergli il pallone e il secondo perché è forte, ha fame, ha anche l'assist; è un giocatore completo. Poi metto Zlatan Ibrahimovic, Erling Haaland che è uno che ha grande fisicità e in area è un animale". Infine svela il più forte: "Il primo però è Gonzalo Higuain, quando stava bene era da dieci in tutto: forza, tiro, volontà. Secondo me il più forte mai stato in Italia".

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"Morata e non solo, la Spagna è forte"

"Il calcio era una passione, poi è stato quasi un obbligo. Volevo smettere di giocare a calcio, giocavo a 16 anni in una squadra di Promozione da centrocampista-attaccante, mi sono divertito un sacco. Poi sono andato a Pavia. Mi sono tornato a divertire dopo la malattia, prima era più un lavoro. La mia ignoranza sportiva è venuta fuori nel calcio". Prosegue così la sua lunga intervista Acerbi che si proietta anche all'Europeo 2024 dove troverà un altro ex Juve: "Marcare Alvaro Morata? Speriamo di giocare prima... Ha giocato nelle squadre più forti d'Europa, segna e fa lavoro per la squadra. Giocatore forte, ma non è solo lui. Poi ci sarà Luka Modric, grandissimo giocatore, un fenomeno che a 38 anni sta ancora meglio di altri. Poi c'è Kristjan Asllani: fa piacere incontrare lui e Marcelo Brozovic. E' un ottimo giocatore, deve migliorare ma lo sa benissimo e ha tutte le qualità per crescere e fare carriera. Ha potenzialità importanti, dipende da lui. Fa piacere incontrare avversari coi quali giochi insieme tutto l'anno, poi magari non lo saluterò neanche... No, scherzo".

"Allegri al Milan mi ha fatto giocare poco"

Su idoli, calciatori e allentori preferiti risponde: "Nesta o Cannavaro? Nesta, perché son cresciuto con lui. Materazzi o Samuel? Samuel, sono due animali. Puyol o Sergio Ramos? Puyol, per me è più forte. Scalvini o Buongiorno? Buongiorno. Scalvini ha tante qualità, però caratterialmente preferisco Buongiorno. Bastoni o Acerbi? Darmian. Conte o Mancini? Conte l'ho avuto due anni prima dell'Europeo, con Mancini ho fatto l'Europeo quindi dico lui. Inzaghi o Allegri? Inzaghi perché mi fa giocare, già è tanto quando Allegri mi faceva giocare quelle poche partite al Milan. Bellingham o Musiala? Per quello che sta facendo, Bellingham".

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"Mbappé lo marcherei come Haaland"

Torna sulla finale di Istanbul Acerbi: "Il giorno dopo. Quando perdi rifletti sulle cose che potevi fare, va bene farlo nel momento in cui qualcosa non andava. Ma sono tutte esperienze che fai, non pensavamo mai di arrivare in finale e di poterla vincere veramente. Questa è l'esperienza che porta giocare certe finali. Ma dopo poco ti fai un esame di coscienza e sai da dove ripartire, così come quando vinco: festeggio e poi riparto. E' andata come doveva andare". Una notte dove è riuscito comunque a fermare Haaland, nonostane lo sfottò del retino: "Mi sono messo a ridere, non pensavo diventasse virale è stato simpatico. Mbappè lo marcherei come Haaland, sapendo le caratteristiche".

"Napoli e Torino i campi più difficili"

Sui segreti del mestiere rivela: "Non guardo mai gli attaccanti. Guardo dov'è la palla, so se è forte in velocità ma se non calcia... Sto molto attento a dov'è la palla, al posizionamento del corpo, a cosa potrebbe fare". Sul più rognoso della Serie A dichiara: "Zapata, Giroud, gente fisica e forte che ti mette in difficoltà. Se non stai attento ti mettono tutti in difficoltà". Poi conclude: "Campo più difficile da avversario? Napoli, Torino. Campi difficili dove non vinci tanto".

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TORINO - E' diventato una pedina fondamentale per Simone Inzaghi che dopo averlo avuto alla Lazio ha deciso di puntare su di lui anche all'Inter: Francesco Acerbi si racconta in una lunga intervista alla pagina sportiva 'Che Fatica La Vita Da Bomber' parlando della sua carriera da difensore e di un aspetto fondamentale del ruolo. "Quali sono i cinque attaccanti più forti che hai marcato?", a domanda segue risposta e tra gli "incubi" di Acerbi sono due ex Juventus a spiccare nella lista. Il difensore azzurro ha fatto il suo elenco e al primo posto c'è proprio un ex bianconero che lo ha fatto davvero impazzire.

"E' stato il più forte mai stato in Italia"

Questa la risposta di Acerbi: "Cristiano Ronaldo, poi la ThuLa: Thuram e Lautaro sono due attaccanti forti, il primo perché difende bene il pallone e si porta dietro 3-4 avversari alla volta senza che riescano a prendergli il pallone e il secondo perché è forte, ha fame, ha anche l'assist; è un giocatore completo. Poi metto Zlatan Ibrahimovic, Erling Haaland che è uno che ha grande fisicità e in area è un animale". Infine svela il più forte: "Il primo però è Gonzalo Higuain, quando stava bene era da dieci in tutto: forza, tiro, volontà. Secondo me il più forte mai stato in Italia".

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