Inter, numeri da record: Inzaghi in volo tra sogno e realtà

La squadra gioca a memoria, Lautaro e Thuram segnano a raffica. Ora è questione di titoli
Inter, numeri da record: Inzaghi in volo tra sogno e realtà© ANSA

MILANO - Per essere definita la migliore Inter degli ultimi anni - diciamo dal 2011 in poi tenendo in una teca lo “Special” 2010 -, servirà il sigillo finale, per non rimanere una grande... incompiuta. Lo scudetto ovviamente è la stella polare della stagione, anche se lo stato di grazia della squadra di Inzaghi e il percorso in Europa della scorsa stagione, fanno credere che in tanti in casa nerazzurra vogliano ancora dire la loro nella Champions che Lautaro Martinez e compagni riprenderanno a giocare martedì a San Siro con l’andata degli ottavi di finale contro l’Atletico Madrid. Di sicuro, quella di oggi in attesa della targhetta “migliore”, può essere definita l’Inter più bella degli ultimi 14 anni. Certo, ci sono stati dei picchi di grande calcio la scorsa stagione - vedi i due euroderby -; l’Inter di Conte in alcune gare della cavalcata scudetto era una splendida macchina oliata e pure con Spalletti c’erano state delle partite in cui il 4-2-3-1 aveva fatto battere forte le mani ai tifosi del Meazza. Però il giocattolo costruito da Simone Inzaghi è qualcosa che alle latitudini nerazzurre non si vedeva da tempo. L’Inter gioca bene, gioca a memoria, ha qualità in tutti i reparti. La difesa è solida, concede poco e ha nei due “braccetti” - Bastoni e Pavard - due soluzioni offensive che poche altre squadre in Italia e in Europa hanno. E quando manca Acerbi, gioca un certo De Vrij. Il trio di centrocampo è oggettivamente riconosciuto fra i migliori in circolazione: le capacità di costruzione, fantasia, corsa e interdizione del trio Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan sembra avere risorse infinite. In panchina scalpita poi Frattesi, diventato con Spalletti ct un titolare della nazionale. Gli esterni sono un moto continuo e danno soluzioni costanti di gioco: Inzaghi, con Cuadrado ko, ora ne ha cinque, due a destra (Dumfries e Darmian), due a sinistra (Dimarco e Carlos Augusto) e il neo-jolly Buchanan. Chi pensava non ci fosse domani dopo Hakimi e Perisic si è dovuto ricredere. Infine l’attacco, dove sicuramente Arnautovic e Sanchez hanno dato meno di quello che il club si aspettava in estate, ma dove la nuova coppia gol composta da Lautaro Martinez e Thuram si sta dimostrando addirittura superiore a quella che l’argentino aveva composto con Lukaku prima e Dzeko poi. La “ThuLa” è arrivata a 30 gol totali in Serie A e mancano ancora tre mesi e mezzo a fine campionato. È un’Inter (quasi) perfetta. Di certo lo è stato il suo avvio di 2024.

Che numeri

Nel nuovo anno i nerazzurri non hanno sbagliato una partita. Hanno faticato e vinto pure per un arbitrale contro il Verona alla Befana, però poi sono stati un rullo compressore. Otto gare vinte su otto nel 2024 (con un trofeo conquistato, la Supercoppa italiana), 21 gol segnati e solamente 4 subiti, due dei quali all’Olimpico contro la Roma. In queste otto partite ben 14 giocatori sono stati coinvolti fra gol, assist, rigori e autogol procurati: in 8 hanno segnato, con Lautaro sempre primo bomber con 6 e Thuram salito a quota 4. Fra gli assistman 3 per il "maestro" Mkhitaryan. Lautaro Martinez è senza dubbio il leader e l’uomo copertina: con la Salernitana ha segnato il 20° gol in Serie A, terza volta di fila in cui ci riesce dopo i 21 nel ’21-22 e ’22-23, e può ancora ambire ad arrivare al record di 36 di Higuain e Immobile; è giunto a 99 totali in 195 partite nel nostro campionato; è a 125 con la maglia dell’Inter, ottavo bomber di sempre della storia nerazzurra. L’Inter, dopo i carichi atletici svolti fra vecchio e nuovo anno - così si spiegano le prestazioni fisicamente non brillanti con Genoa e Verona -, adesso vola e al di là del 5-0 con cui l’Atletico Madrid ha spazzato via ieri il Las Palmas, non può che arrivare alla seconda fase della Champions con ottimismo. La squadra sta bene di corpo e di testa, la finale di Istanbul della scorsa annate ha dato nuove consapevolezze e l'Inter scenderà in campo sapendo di non essere lì per caso.

Il dubbio a destra

Contro gli spagnoli Inzaghi ovviamente rilancerà fra i titolari Dimarco, rimasto a riposo contro la Salernitana, mentre qualche dubbio sulla fascia destra permane, vista la buona prestazione di Dumfries. Darmian, pure lui in panchina venerdì, è favorito, ma il ballottaggio è aperto. Completamente recuperato Frattesi, mentre non ci sarà - anche perché non inserito in lista - Sensi. Il centrocampista, che a fine gennaio ha visto saltare il suo trasferimento al Leicester, è fermo ai box e nei prossimi giorni si sottoporrà a un intervento chirurgico per rimuovere una placca nella caviglia sinistra inserita nel novembre 2022 quando con il Monza si procurò una frattura malleolo-peroneale.

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