Domani pomeriggio l’Inter spera di trovare di fronte la versione di Jaka Bijol andata in scena domenica all’Olimpico, assai disastrosa, e non quella ammirata in tutte le altre gare di questa stagione, compresa quella di Coppa Italia di mercoledì contro la Salernitana, in cui, oltre a difendere alla grande, ha trovato pure la via del gol. Come il 18 settembre 2022, quando il centrale sloveno annullò Lautaro e Dzeko, trovando poi di testa a cinque minuti dal termine la rete che permise all’Udinese di portarsi sul 2-1 nella gara vinta 3-1 nell’ancora Stadio Friuli. Una prestazione eventualmente negativa, però, non cambierebbe l’opinione che i dirigenti nerazzurri hanno del centrale sbarcato a Udine nell’estate del 2022. Bijol, infatti, è da tempo sul taccuino del ds Ausilio e del suo vice Baccin.
L'obiettivo principale dell'Inter
L’Inter ha attualmente come obiettivo principale per il mercato 2025 l’acquisto di un centrale difensivo che raccolga l’eredità di Acerbi e De Vrij. Bijol fa parte di una discreta lista. Fosse rimasto a Torino, non ci sarebbero stato dubbi sull’assalto a Buongiorno. Adesso si va da Schuurs (Torino) e Scalvini (Atalanta), al momento fermi per due gravi infortuni, ai futuri parametri zero Tah (Bayer Leverkusen, ma nel mirino di molti top club europei) e Boscagli (Psv), passando per un talento come il diciannovenne Gasiorowski del Valencia (che ha però una clausola da 45 milioni). Bijol è monitorato da tempo, anche perché da quando è arrivato in Italia gioca da sempre come centrale in una difesa a tre. La sua crescita è stata evidente e il club nerazzurro ha già inviato più di un sondaggio in direzione Udine.