Calhanoglu paga e non gioca! Rapporti con Ferdico, l’Inter attende il deferimento

Il Bayern, gli ultrà e la Turchia: un guaio tira l’altro. Ecco cosa rischia il centrocampista nerazzurro

Dal flirt estivo con il Bayern Monaco, ai rapporti pericolosi con i capi ultrà finiti nell’inchiesta “Doppia Curva” fino al corto-circuito in Nazionale, con annessa scelta di rimanere in ritiro da infortunato anziché tornare alla base, come avrebbe gradito l’Inter. Non è nata sotto la buona stella la stagione per Hakan Calhanoglu, il che è un problema soprattutto per Simone Inzaghi, considerato che c’è un’Inter con il turco e un’altra senza, essendo lui centro di gravità del gioco. Ieri, mentre Calhanoglu - che della Turchia è il capitano - si presentava in conferenza stampa al fianco di Vincenzo Montella, il dottor Volpi faceva il punto della situazione: «Siamo in contatto con i responsabili dell’area medica della Turchia e con i dirigenti, fortunatamente sembra che Hakan non abbia un problema particolarmente grave - le parole del responsabile medico nerazzurro a “La Politica nel pallone”, su Radio Rai Gr Parlamento -. Al rientro faremo un altro accertamento, speriamo che i tempi siano i più brevi possibili perché è uno di quei giocatori che gli allenatori vorrebbero avere sempre a disposizione». Già e per questo motivo all’Inter, come sottolineato, tutti avrebbero gradito maggior attenzione alla causa nerazzurra nel gestire la ricaduta dell’infortunio avuto a Roma (elongazione agli adduttori della coscia sinistra) anche perché finora la stagione del turco è stata costellata da acciacchi più o meno importanti, alcuni anche eredità delle precedenti convocazioni con la Nazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Inter

Le carte già da Chiné

Ben più grave per l’Inter quanto svelato dall’inchiesta “Doppia Curva”. Calhanoglu, sentito in qualità di persona informata sui fatti, si è preso tutte le responsabilità, ammettendo i rapporti con Marco Ferdico, l’allora responsabile della Curva Nord «a titolo personale, anche se l’Inter non voleva». Il procuratore Chiné ha già acquisito le carte e presto scatteranno i deferimenti. In base alla violazione dell’articolo 25 del Codice di Giustizia sportiva, l’Inter attende per il suo giocatore oltre a una pesante ammenda, tra 2 e 3 giornate di squalifica.

La telefonata di Ausilio

Che la stagione non sarebbe iniziata sotto i migliori auspici per Calhanoglu si era già intuito dal rumore che aveva fatto il “flirt” nel corso degli Europei con il Bayern Monaco, indiscrezione emersa con forza proprio dal ritiro della Turchia e, con essa, pure voci incontrollate sul fatto che il giocatore sarebbe stato ben contento di restare all’Inter a patto che gli venisse rinnovato il contratto. Caso chiuso da una telefonata di Ausilio al giocatore a cui è seguito un post in cui il turco, «al fine di evitare ulteriori malintesi», ha ritenuto «opportuno fare una dichiarazione chiara» sulla volontà di restare in nerazzurro. Porte chiuse invece sull’argomento rinnovo, considerato che Calhanoglu soltanto nel luglio 2023 si era legato all’Inter con un ingaggio di 6,5 milioni a salire fino al 30 giugno 2027, quando avrà già compiuto 33 anni.

Inzaghi influenzato

Ieri nel frattempo l’Inter è tornata ad Appiano per allenarsi senza Inzaghi (influenzato): in gruppo si è rivisto Carlos Augusto che tornerà tra i convocati già per la trasferta di sabato a Verona.

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Dal flirt estivo con il Bayern Monaco, ai rapporti pericolosi con i capi ultrà finiti nell’inchiesta “Doppia Curva” fino al corto-circuito in Nazionale, con annessa scelta di rimanere in ritiro da infortunato anziché tornare alla base, come avrebbe gradito l’Inter. Non è nata sotto la buona stella la stagione per Hakan Calhanoglu, il che è un problema soprattutto per Simone Inzaghi, considerato che c’è un’Inter con il turco e un’altra senza, essendo lui centro di gravità del gioco. Ieri, mentre Calhanoglu - che della Turchia è il capitano - si presentava in conferenza stampa al fianco di Vincenzo Montella, il dottor Volpi faceva il punto della situazione: «Siamo in contatto con i responsabili dell’area medica della Turchia e con i dirigenti, fortunatamente sembra che Hakan non abbia un problema particolarmente grave - le parole del responsabile medico nerazzurro a “La Politica nel pallone”, su Radio Rai Gr Parlamento -. Al rientro faremo un altro accertamento, speriamo che i tempi siano i più brevi possibili perché è uno di quei giocatori che gli allenatori vorrebbero avere sempre a disposizione». Già e per questo motivo all’Inter, come sottolineato, tutti avrebbero gradito maggior attenzione alla causa nerazzurra nel gestire la ricaduta dell’infortunio avuto a Roma (elongazione agli adduttori della coscia sinistra) anche perché finora la stagione del turco è stata costellata da acciacchi più o meno importanti, alcuni anche eredità delle precedenti convocazioni con la Nazionale.

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