TORINO - "La Juve è sempre stata umana, lo abbiamo dimostrato noi all'andata e anche al ritorno, soprattutto negli ultimi 30 minuti in cui siamo riusciti a impaurire così tanto una squadra che aveva 9 punti di vantaggio. La Juve è sempre stata umana e lo sarà fino a fine campionato". L'opinione di Davide Astori, centrale difensivo della Roma, rilasciata ai microfoni di Sky Sport. "Siamo pur sempre la seconda miglior difesa del campionato e questo è un dato importante per noi. E' vero che qualche gol di troppo, e anche ingenuo, lo abbiamo subito ma siamo una squadra che rischia abbastanza, è un rischio calcolato. Ogni campionato ha numeri e storia a sé, sarebbe riduttivo paragonare i numeri dell'anno scorso a quelli di questa stagione".
Insomma Juve forte ma, come ha dimostrato la Fiorentina in Coppa Italia, non imbattibile, e quindi ancora raggiungibile. La rimonta, però, passerà inevitabilmente da un filotto di vittorie che dovranno cominciare domenica a Verona dove giocherà una linea difensiva inedita. Garcia dovrà infatti fare a meno degli squalificati Torosidis e Yanga-Mbiwa, e non avrà Holebas al meglio (il greco dopo due giorni di influenza ha svolto a Trigoria solo lavoro personalizzato in palestra). Ecco quindi che davanti a De Sanctis ci saranno Florenzi e Cole sulle fasce, e Manolas e Astori al centro. Per l'ex Cagliari una occasione da cogliere al volo per convincere Sabatini a riscattarlo dai sardi: "Voglio fare qualcosa di più, dimostrare di poter far parte di questo gruppo. Darò il meglio, tutto quello che ho per conquistare e tenere questa maglia. Vorrei rimanere così come il 99% dei giocatori vorrebbe venire a giocare qui al posto mio". A stentare parecchio però è anche l'attacco, dove l'unico ad avere uno score da centravanti è Ljajic. Il serbo anche al Bentegodi partirà titolare assieme a Gervinho e Iturbe. "Il Chievo è una squadra pericolosa, vuole rimanere in Serie A, gli servono punti. Ma anche noi, come detto tante volte, andremo li per provare a vincere - evidenzia parlando a Rai Sport -. Andremo in campo, daremo il massimo, giocheremo il nostro calcio e alla fine andrà bene. La classifica? Guardiamo a noi stessi, se giochiamo bene non abbiamo paura di nessuno. Sia dietro che avanti".
Insomma Juve forte ma, come ha dimostrato la Fiorentina in Coppa Italia, non imbattibile, e quindi ancora raggiungibile. La rimonta, però, passerà inevitabilmente da un filotto di vittorie che dovranno cominciare domenica a Verona dove giocherà una linea difensiva inedita. Garcia dovrà infatti fare a meno degli squalificati Torosidis e Yanga-Mbiwa, e non avrà Holebas al meglio (il greco dopo due giorni di influenza ha svolto a Trigoria solo lavoro personalizzato in palestra). Ecco quindi che davanti a De Sanctis ci saranno Florenzi e Cole sulle fasce, e Manolas e Astori al centro. Per l'ex Cagliari una occasione da cogliere al volo per convincere Sabatini a riscattarlo dai sardi: "Voglio fare qualcosa di più, dimostrare di poter far parte di questo gruppo. Darò il meglio, tutto quello che ho per conquistare e tenere questa maglia. Vorrei rimanere così come il 99% dei giocatori vorrebbe venire a giocare qui al posto mio". A stentare parecchio però è anche l'attacco, dove l'unico ad avere uno score da centravanti è Ljajic. Il serbo anche al Bentegodi partirà titolare assieme a Gervinho e Iturbe. "Il Chievo è una squadra pericolosa, vuole rimanere in Serie A, gli servono punti. Ma anche noi, come detto tante volte, andremo li per provare a vincere - evidenzia parlando a Rai Sport -. Andremo in campo, daremo il massimo, giocheremo il nostro calcio e alla fine andrà bene. La classifica? Guardiamo a noi stessi, se giochiamo bene non abbiamo paura di nessuno. Sia dietro che avanti".
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