TORINO - «Una cosa che non si sa di me? Che la Juve, alla fine, non mi è poi così antipatica». Marco Baldini, storica spalla di Fiorello, non scherza. Per un attimo abbandona ironia e battute. E’ serio, lo showman. «La Fiorentina per me è molto più che una squadra del cuore, ai viola sono legato dal filo ombelicale. Però...».
Però...
«A differenza di altre squadre la Juve è andata in B, quindi ha pagato»
Non è che l’apertura verso i bianconeri sia legata anche al cambio in panchina? Lo scorso anno pizzicò Conte su Twitter.
«Conte non mi sta simpaticissimo. Ma pure Mourinho non è un simpaticone: i vincenti sono così. Allegri invece mi fa impazzire, io adoro tutti i livornesi. E sono convinto che anche Max nutra una certa simpatia per la viola: sarebbe il nostro allenatore ideale per il futuro. Sia chiaro: per il futuro. Il nostro Vincenzino Montella non si tocca: è un regalo del Signore».
Stasera quanto finisce Fiorentina- Juve?
«Giocherei “gol”, perché mi aspetto che segnino entrambe. Ma niente pronostici, sono scaramantico. Quando guardo la Fiorentina indosso sempre la sciarpa, anche se sono a casa da solo. L’importante è seguire la viola tenendo ben distante la maglia dell’ottantennale. Porta una sfi... (risata). Quando la tocco, si perde».
Se le dicessi 20 ottobre?
«Pomeriggio pazzesco. Alla seconda mitragliata della Juve ho spento televisione e cellulare, immaginavo una disfatta e i messaggi di mio cognato juventino. Poi ho cominciato a sentire esultare il signore dell’appartamento di sopra, un romanista sfegatato, nonostante i giallorossi avessero già giocato. Ho fiutato il miracolo e ho riacceso televisore e telefonino. Bandiera viola sul balcone e via di messaggi».
Dei vip juventini chi patisce maggiormente le sconfitte?
«Ai tempi di Radio Deejay mi sfottevo con Linus. Mughini la mette sempre sulla cultura e non si prova grande soddisfazione. Chi sta male veramente è Paolo Belli. Il giorno del 4 a 2 ha tenuto il telefono spento».
Crede a un nuovo miracolo viola?
«No, avverto un vento da temporale. Dopo un successo in trasferta come quello di Cagliari, è fatica vincere la successiva partita in casa. In B l’alternanza dei risultati è una sentenza, in A qualche eccezione c’è. La Fiorentina ha tante defezioni, a partire dal povero Giuseppino Rossi, grande talento ed eroe del magico 20 ottobre».
Gomez, però, ha ritrovato il gol.
«Magari se Gomez fa il Gomez e se Cuadrado indovina la giornata giusta.. Speriamo, ma non sono molto fiducioso».
In passato per una scommessa persa su Fiorentina- Roma si è trovato a fare il cameriere nel locale del suo amico ristoratore...
«Ho già dato, stavolta non scommetto. Ma faccio una promessa: se vinciamo fodero di carta igienica viola l’auto di un mio amico juventino. E ovviamente mando un messaggio a Paolo Belli, una poesia in rima».
Meglio una cena con Diego Della Valle o con Andrea Agnelli?
«Con Della Valle. Ma di sicuro preferirei uscire con Andrea piuttosto che con Bettega o Giraudo. A cena, in realtà, andrei soprattutto con Pirlo: sono convinto che mi divertirei, mi dicono che nella vita privata sia una battuta dietro l’altra. Bonucci, invece, è lo juventino doc. Non è che mi stia antipatico, ma si vede che è juventino, un po’ ti snobba in campo».
Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport
Però...
«A differenza di altre squadre la Juve è andata in B, quindi ha pagato»
Non è che l’apertura verso i bianconeri sia legata anche al cambio in panchina? Lo scorso anno pizzicò Conte su Twitter.
«Conte non mi sta simpaticissimo. Ma pure Mourinho non è un simpaticone: i vincenti sono così. Allegri invece mi fa impazzire, io adoro tutti i livornesi. E sono convinto che anche Max nutra una certa simpatia per la viola: sarebbe il nostro allenatore ideale per il futuro. Sia chiaro: per il futuro. Il nostro Vincenzino Montella non si tocca: è un regalo del Signore».
Stasera quanto finisce Fiorentina- Juve?
«Giocherei “gol”, perché mi aspetto che segnino entrambe. Ma niente pronostici, sono scaramantico. Quando guardo la Fiorentina indosso sempre la sciarpa, anche se sono a casa da solo. L’importante è seguire la viola tenendo ben distante la maglia dell’ottantennale. Porta una sfi... (risata). Quando la tocco, si perde».
Se le dicessi 20 ottobre?
«Pomeriggio pazzesco. Alla seconda mitragliata della Juve ho spento televisione e cellulare, immaginavo una disfatta e i messaggi di mio cognato juventino. Poi ho cominciato a sentire esultare il signore dell’appartamento di sopra, un romanista sfegatato, nonostante i giallorossi avessero già giocato. Ho fiutato il miracolo e ho riacceso televisore e telefonino. Bandiera viola sul balcone e via di messaggi».
Dei vip juventini chi patisce maggiormente le sconfitte?
«Ai tempi di Radio Deejay mi sfottevo con Linus. Mughini la mette sempre sulla cultura e non si prova grande soddisfazione. Chi sta male veramente è Paolo Belli. Il giorno del 4 a 2 ha tenuto il telefono spento».
Crede a un nuovo miracolo viola?
«No, avverto un vento da temporale. Dopo un successo in trasferta come quello di Cagliari, è fatica vincere la successiva partita in casa. In B l’alternanza dei risultati è una sentenza, in A qualche eccezione c’è. La Fiorentina ha tante defezioni, a partire dal povero Giuseppino Rossi, grande talento ed eroe del magico 20 ottobre».
Gomez, però, ha ritrovato il gol.
«Magari se Gomez fa il Gomez e se Cuadrado indovina la giornata giusta.. Speriamo, ma non sono molto fiducioso».
In passato per una scommessa persa su Fiorentina- Roma si è trovato a fare il cameriere nel locale del suo amico ristoratore...
«Ho già dato, stavolta non scommetto. Ma faccio una promessa: se vinciamo fodero di carta igienica viola l’auto di un mio amico juventino. E ovviamente mando un messaggio a Paolo Belli, una poesia in rima».
Meglio una cena con Diego Della Valle o con Andrea Agnelli?
«Con Della Valle. Ma di sicuro preferirei uscire con Andrea piuttosto che con Bettega o Giraudo. A cena, in realtà, andrei soprattutto con Pirlo: sono convinto che mi divertirei, mi dicono che nella vita privata sia una battuta dietro l’altra. Bonucci, invece, è lo juventino doc. Non è che mi stia antipatico, ma si vede che è juventino, un po’ ti snobba in campo».
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