TORINO - Violenza inaudita, cattiveria spregevole, crudeltà. Non usano mezzi termini gli inquirenti per descrivere l'aggressione di cui è rimasto vittima un tifoso della Juventus, colpevole solo di essersi imbattuto in un branco di scalmanati mentre andava a vedere il derby della Mole. Per quei pugni, quelle cinghiate, quell'accanirsi con calci alla testa anche mentre il "nemico" era a terra, i giudici torinesi hanno condannato tre ultras del Torino con l'accusa - ed è una delle prime volte in Italia che avviene - di tentato omicidio. Era il primo dicembre 2012 quando C.R., 47 anni, un appassionato di calcio senza alcun rapporto con la tifoseria organizzata, veniva brutalmente pestato a pochi passi dallo Juventus Stadium, nel parcheggio del centro commerciale chiamato 'Area 12'. Ad agire era stato un gruppo di giovani torinisti che, dopo averlo circondato e malmenato mentre parlava al cellulare, si erano dati alla fuga. C.R., che subì gravi fratture al volto, fu portato in ospedale e sottoposto a due interventi chirurgici che, se gli salvarono la vita, non riuscirono ad evitare la deformazione del viso e, da allora, un profondo disagio psicologico.
Non era stata una sera tranquilla allo Juventus Stadium. Un corteo di circa 700 torinisti aveva cercato di raggiungere il settore ospiti e, nel parapiglia, rimasero feriti degli agenti. Poi furono fermati tre tifosi. E sembrava finita lì. Ma la Digos non ha dimenticato l'episodio di C.R. e, dopo mesi di indagine, i componenti del branco sono stati individuati e catturati grazie anche ai video delle telecamere di sorveglianza del parcheggio, che sono stati incrociati con quelli realizzati dalla polizia scientifica. La pena più elevata, nove anni, è stata decisa nei confronti di Francesco Rosato e Daniele Tantaro, di 27 e 26 anni. Otto anni e quattro mesi, invece, ad Alessandro Plazio, 25 anni. Un quarto imputato, Domenico Mollica di 31 anni, è stato invece assolto.
"Faremo ricorso in appello - dichiara l'avvocato Marco Moda, difensore di Tantaro - perché, senza a togliere alla gravità del fatto, l'accusa di tentato omicidio è eccessiva". L'accusa - tentato omicidio - va al di là dei normali reati da stadio come il lancio di fumogeni, la resistenza o, al massimo le lesioni. Un'accusa gravissima - sostenuta da una consulenza secondo cui quei calci, che hanno provocato fratture al volto in tre punti, erano idonei a procurare la morte - che, oggi, rappresenta il culmine dell'offensiva delle forze dell'ordine per contrastare la violenza negli stadi: solo a Torino, nel corso dell'ultimo campionato, il questore ha firmato 244 Daspo (divieto d'accesso a impianti sportivi). A vincere questo derby sono i tifosi della Juventus, che ne hanno collezionati 150. I torinisti si sono fermati a 94.
Non era stata una sera tranquilla allo Juventus Stadium. Un corteo di circa 700 torinisti aveva cercato di raggiungere il settore ospiti e, nel parapiglia, rimasero feriti degli agenti. Poi furono fermati tre tifosi. E sembrava finita lì. Ma la Digos non ha dimenticato l'episodio di C.R. e, dopo mesi di indagine, i componenti del branco sono stati individuati e catturati grazie anche ai video delle telecamere di sorveglianza del parcheggio, che sono stati incrociati con quelli realizzati dalla polizia scientifica. La pena più elevata, nove anni, è stata decisa nei confronti di Francesco Rosato e Daniele Tantaro, di 27 e 26 anni. Otto anni e quattro mesi, invece, ad Alessandro Plazio, 25 anni. Un quarto imputato, Domenico Mollica di 31 anni, è stato invece assolto.
"Faremo ricorso in appello - dichiara l'avvocato Marco Moda, difensore di Tantaro - perché, senza a togliere alla gravità del fatto, l'accusa di tentato omicidio è eccessiva". L'accusa - tentato omicidio - va al di là dei normali reati da stadio come il lancio di fumogeni, la resistenza o, al massimo le lesioni. Un'accusa gravissima - sostenuta da una consulenza secondo cui quei calci, che hanno provocato fratture al volto in tre punti, erano idonei a procurare la morte - che, oggi, rappresenta il culmine dell'offensiva delle forze dell'ordine per contrastare la violenza negli stadi: solo a Torino, nel corso dell'ultimo campionato, il questore ha firmato 244 Daspo (divieto d'accesso a impianti sportivi). A vincere questo derby sono i tifosi della Juventus, che ne hanno collezionati 150. I torinisti si sono fermati a 94.
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