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TORINO - Le stelle sono tante, ma quella d’argento non esiste. O meglio: non c’è scritto da nessuna parte, in Lega o in Figc, che chi vince dieci edizioni della Coppa Italia può mettere sul petto una stella d’argento sulla falsa riga di quanto accade con dieci scudetti e la stella d’oro. D’altra parte anche quella non è regolamentata da alcuna norma e il suo utilizzo si basa su una consuetudine (al massimo la Lega può approvare o non approvare una maglia, ma non esiste una regola che normi la questione).
NEL LONTANO 1958... - E la Juventus potrebbe iniziarne un’altra, di consuetudine, a proposito della stella d’argento per premiare simbolicamente le dieci coppe Italia. D’altronde, era stata proprio la Juventus a inaugurare la tradizione della stella d’oro per gli scudetti: nel 1958, appena vinto il decimo scudetto, la società bianconera ricevette un onoreficenza del Coni (la stella d’oro) e rimase colpito dal riconoscimento, al punto da volerlo appuntare sulle maglia, dove ebbe strepitoso successo. Scattò, infatti, la corsa alla stella: l’Inter raggiunse l’obiettivo nel 1966 e il Milan nel 1979, mentre la Juventus conquisto la seconda stella nel 1982 e la terza nel 2012 (con polemiche calciopoliste annesse). Il tutto secondo una tradizione né scritta né regolamentata (prova ne è che le stelle comparse sulle maglie delle tre squadre sono state, nel tempo, di varia foggia e poste in varie posizioni).
STELLA O ALTRO... - A distanza di 57 anni, Andrea potrebbe avere l’occasione di emulare il padre, inventandosi un simbolo (che mica deve essere per forza una stella...) per indicare la vittoria di dieci coppe. Non chiedeteglielo oggi, però. E’ praticamente impossibile che vi risponda. La Juventus, anche per ragioni scaramantiche, non si pone il problema di come e cosa mettere sulla maglia della prossima stagione (dove comunque ricompariranno le 3 stelle d’oro dei campionati). Se succede poi si vede è il motto di Corso Galileo Ferraris. Anche perché la storia della decima, finora, non è che abbia portato tutta questa fortuna, anzi...