Dortmund-Juve 2-0: ko all'esordio, super Buffon

I ragazzi di Allegri cedono ai tedeschi a San Gallo (Svizzera)
Juventus ko con il Dortmund

SAN GALLO - Il Borussia Dortmund si allena da un mese e ha giocato sette amichevoli di vario livello, la Juventus si allena da cinque giorni e oggi pomeriggio ha affrontato la sua prima partita. La gara di San Gallo deve essere analizzata filtrando tutto attraverso la clamorosa differenza di preparazione dei due club ed è anche per questo che per i bianconeri il risultato tecnico è più che discreto, al di là del punteggio (2-0 per il Borussia). Piace la nuova Juventus quando gioca in attacco, dando quasi l’impressione di aver aumentato il tasso tecnico, nonostante l’addio di Pirlo, Tevez e Vidal. La rapidità con cui dimostra di saper ribaltare l’azione e gestire in velocità il possesso palla. Intriganti alcuni esperimenti tattici (a partire dalla posizione di Morata nel primo tempo), rassicurante la confermata solidità della fase difensiva che ritrova in Buffon, Bonucci e Chiellini il cemento del suo muro. Da capire se la perforabilità del centrocampo è solo questione di condizione atletica o c’è qualcosa da registrare: nelle prossime uscite si capirà, approfittando anche della presenza di Khedira.

MORATA - Interessantissima la posizione di Alvaro Morata che gioca il primo tempo da punta esterna: largo a sinistra, tutto dribbling e cross, con qualche taglio centrale. La forma è brillante (e forse aiuta), ma certamente c’è una predisposizione al ruolo: se non è solamente un esperimento occasionale (e non ha l’aria di esserlo), Allegri ha ufficialmente aperto la possibilità a un 4-3-3 puro e, comunque, a un utilizzo diverso dello spagnolo.

LA SFIDA DEI PORTIERI - Il primo tempo della partita deve essere stato uno spettacolo incoraggiante per Neto che ha assistito ad almeno quattro eccezionali parate di Gigi Buffon, che inizia la stagione come l’aveva finita a Berlino: miracoleggiando. La prima al 3’ su Mkhitaryan, la seconda al 7’ su Schmelzer: due esibizioni di reattività e posizionamento giusto per chiarire, coni fatti, quali siano le gerarchie in porta. Ma poi ancora su Hummels (27’) e su Kampl (31’) a completare il repertorio completo della sua classe. Ma l’esibizione di Supergigi deve aver stimolato il brasiliano che inizia la ripresa con una parata con i piedi di garelliana memoria e di grandissima abilità, su Kampl.

DYBALA ACERBO - Dybala sembra ancora in fase di inserimento: appare a sprazzi, quasi sempre con gesti tecnici pregevoli (bello il cross per Mandzukic a metà primo tempo), ma meno efficace di Morata. Mandzukic orbita in area di rigore, non troppo mobile, sicuramente potente: quando c’è da saltare in area è sempre nel posto giusto.

PRIMO TEMPO - La cronaca vede un primo tempo frizzantino: continui rovesciamenti di fronte, occasioni per la Juventus e per Borussia (qualcuna in più) e ritmo allegro. La Juventus però non può durare e nel finale di tempo cala, subendo il gol dei tedeschi che arriva al 39’ in contropiede: Aubameyang conclude all’angolino un assist perfetto di Mkhitaryan, che riesce a sorprendere la difesa juventina anche per una distrazione del giovane colombiano Tello, che ha preso il posto dell’infortunato Khedira.

SECONDO TEMPO - Si rivede, nella ripresa la difesa a tre, con Rugani, Bonucci, Chiellini: un segno che il vecchio sistema di Conte (il 3-5-2) non va in pensione, ma anzi potrebbe rivelarsi utile in determinate situazioni. E così Allegri lo fa “ripassare” alla squadra che toglie Dybala e lascia Morata e Mandzukic come coppia d’attacco. Ma la Juventus della ripresa fatica moltissimo, il ritmo del primo tempo cala, a centrocampo si molla un po’, la difesa è più esposta e al 19’ st Reus segna un gol spettacolare, partendo da centrocampo con un’accelerazione micidiale nella quale salta Bonucci e fredda Neto. Il divario atletico da lì in poi spacca in due la partita aprendo una voragine fra le due squadre, rendendo superfluo qualsiasi analisi.

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