Supercoppa, allo Shanghai Stadium vietato l'ingresso ai giardinieri italiani

L'organizzatore cinese della sfida ha negato alla Lega l'intervento sul terreno di gioco
Juve-Lazio, ecco le condizioni dello Shanghai Stadium

SHANGHAI - Allo Shanghai Stadium vietato l'ingresso ai giardinieri italiani. Dall'organizzazione cinese della Supercoppa arriva il no alla Lega che aveva chiesto l'accesso ad agronomi e giardinieri per rullare il campo e tentare, a poche ore dall'inizio della sfida, di migliorare, per quanto possibile, la disastrosa situazione del manto erboso. Inutili i tentativi di mediazione di Lotito, del presidente Beretta e del direttore generale Brunelli. Il capo della UVS e promoter della Supercoppa Wanh Hui non ha ceduto neanche dopo 5 ore di trattativa e davanti all'evidenza di aver disatteso gli accordi su manutenzione e controllo del terreno di gioco. Il 5 agosto, in mattinata (all'indomani dell'amichevole tra Sigp Shanghai e Atletico Madrid) la gestione del campo sarebbe dovuta passare in mani italiane, ma così non è stato. Quando mercoledì Lazio e Juve hanno visitato lo stadio per il sopralluogo la situazione era molto critica, ma qualcosa si sarebbe ancora potuto fare. Dall'UVS, però, è arrivato il no. Nessun intervento italiano, nessun giardiniere italiano. Nessun cedimento neanche dopo l'offerta della Lega: 150mila euro per rizzollare il campo dopo la finale.

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