Kondogbia&Pogba, il derby di…Francia

Sono amici, ma devono battersi dopo un inizio di stagione difficile
Kondogbia&Pogba, il derby di…Francia

TORINO - Fermi tutti, è il derby di Francia. Due ragazzini ribaltano la tradizione di San Siro dove domenica sera va in onda il futuro sotto forma di Geoffrey Kondogbia e Paul Pogba, la nuova generazione del centrocampo, 150 milioni in due, prototipi del pallone che verrà: atleti totali con tecnica da playstation, il pizzico di Nba che mancava al calcio (con tanto di benedizione di Dino Meneghin che ha benedetto l’accostamento interdisciplinare Pogba-Durant). Kondogbia contro Pogba è la faccia più potenzialmente elettrizzante di Inter-Juventus, che magari sarà decisa dai bomber (e pure da quelle parti non mancano ragazzini terribili che si prenderanno il domani, da Dybala a Icardi passando per Morata), ma il duello di centrocampo potrebbe produrre scintille in grado di illuminare la notte di San Siro. E in sottofondo c’è una storia a tinte rap che parte dalle banlieu parigine, da dove entrambi sono partiti alla conquista del mondo.

SETTANTA CHILOMETRI - Kondogbia nasce a Nemours il 15 febbraio 1993, Paul Pogba esattamente un mese dopo, il 15 marzo 1993, a Lagny-sur-Marne, 72 chilometri più a Nord. kondogbia inizia subito con il pallone, Pogba ha il dubbio se andare avanti con il ping-pong, poi - vuole la leggenda - vince la comodità degli allenamenti di calcio e quindi viene fatta salva la futura amicizia fra Geoffrey e Paul e, in ultima analisi, la sfida di questa sera. Si incrociano quasi subito, notati e convocati dalle nazionali giovanili e, proprio durante i lunghi stage, i due ragazzini fanno amicizia. Si allontanano, ma non si perdono di vista quando Paul lascia la Francia e sbarca al Manchester United, mentre Kondogbia sta facendo la trafila che lo porta in prima squadra nel Lens. Si avvicina l’esplosione di entrambi: nella stessa estate Pogba va alla Juventus, mentre Kondogbia sceglie il Siviglia, nonostante una richiesta della Juventus (la leggenda vuole che sia proprio Pogba, appena arrivato a Torino, a segnalare l’amico ai dirigenti). «Ho scelto il Siviglia perché mi ha voluto più di ogni altra squadra», spiegherà. Il secondo tentativo, dodici mesi dopo, viene respinto dallo stesso Siviglia: nell’estate del 2013 passerà al Monaco solo perché i francesi pagano i 20 milioni di clausola rescissoria e lo portano a Montecarlo. E’ un’estate fortunata per tutti e due: con la maglia della Francia vincono il Mondiale Under20 in Turchia, una meravigliosa cavalcata che si chiude ai rigori con l’Uruguay. Pogba e Kondogbia sono compagni di stanza, scherzano, ricordano i vecchi tempi: nessuno ha ancora pensato a un potenzialità rivalità. Quella arriva quando i due giovani amici si trovano con la maglia della Juventus e quella dell’Inter e il nerazzurro viene presentato come l’anti-Pogba.

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