TORINO - "I momenti difficili, per un giocatore, arrivano quando non senti più dentro il fuoco sacro della competizione. Per fortuna a me questi momenti sono capitati di rado...". È un Gianluigi Buffon inedito quello intervistato oggi a Vinovo da 18 Junior Members del club bianconero. "Le partite sono tante e ravvicinate - tranquillizza il portiere sulle sue intenzioni di continuare col calcio giocato - e ogni volta ti sale un entusiasmo che nemmeno tu sai spiegare". Tante le domande dei baby cronisti sportivi, come quella di Federico, 8 anni, che chiede a Buffon cosa si guarda in un attaccante prima di buttarsi da una parte o dall'altra. "Un po' si capisce dalla postura - è la risposta del capitano attraverso il sito internet del club bianconero - anche se gli attaccanti più forti celano fino in fondo le loro intenzioni". Ma è il futuro del numero uno a incuriosire di più i 'junior reporter'. "Questo è il lavoro più emozionante del mondo, smettere mi costerà fatica - dice Buffon - Per ora penso a giocare, quando sarà ora spero di avere le idee più chiare. Di certo mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, che conoscono da una vita: ho vissuto tante belle esperienze che possono rivelarsi utili per chi vorrà disporne".
CHAMPIONS E SCUDETTO - Non perdere contro il Siviglia "avrebbe permesso un sorteggio più agevole" ma, per la Juventus, "cambia poco". Capitan Buffon si dice fiducioso sul cammino bianconero in Champions. "È una Juve che, se mette in campo le qualità che spesso l'accompagnano nelle sfide importanti, può fare partita con tutti", assicura il capitano intervistato poi da Jtv. "Abbiamo disputato un ottimo girone - sottolinea - nel quale abbiamo conseguito vittorie importanti; soprattutto quelle contro il Manchester City certificano che siamo una squadra di ottimo livello". "Il campionato - continua Buffon - è molto incerto ed è più avvincente degli ultimi anni, nei quali l'abbiamo fatta da padroni".
FIORENTINA - "È una squadra che merita il nostro rispetto, è allenata molto bene da Paulo Sousa - sottolinea -. Sono curioso di vederli all'opera, perché con il Napoli la Fiorentina è quella che ha cambiato di più la filosofia rispetto agli anni precedenti".