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TORINO - Grazie a un suo gol con il fondoschiena, nel senso letterale del termine e non in quello concettuale di fortuna, la Juventus ha avviato il rimontone a fine ottobre vincendo il derby nei minuti di recupero. Quella sera Juan Cuadrado venne portato in trionfo dentro lo spogliatoio bianconero e dai tifosi. Poteva essere l’inizio di un’avventura entusiasmante, invece il colombiano ha sì girato l’interruttore, ma poi ha nascosto la mano. E mentre la Juventus è tornata a essere la Juventus, Cuadrado ha smesso di fare il vero Cuadrado.
SOLO LAMPI - Non è dunque un caso che nelle ultime dieci partite della Juventus sia partito titolare appena tre volte: in casa del Carpi, contro la Fiorentina allo Stadium, quando ha pure segnato, e a Palermo, dove è apparso timoroso in fase di spinta e poco efficace nel contenimento. L’unico lampo, appunto, contro i viola.
IL RILANCIO - Se a novembre sembrava scontato il suo riscatto dal Chelsea, adesso la situazione appare più complessa e la permanenza non appare così scontata. Al Friuli Cuadrado potrebbe partire titolare: solito ballottaggio con Lichtsteiner nella corsia di destra mentre in quella di sinistra dovrebbe scendere in campo dal primo minuto Alex Sandro per una sorta di alternanza con Evra. In cabina di regia invece torna Claudio Marchisio, mentre Sami Khedira e Paul Pogba agiranno ai suoi lati. In attacco Paulo Dybala appare sempre più inamovibile, ma come partner dovrebbe avere al suo fianco non più Alvaro Morata, bensì Mario Mandzukic.