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TORINO - Drin drin: squilla il telefono. E, di solito, è sempre Paolino Dybala che chiama. Dall’altra parte? Eh, dall’altra parte non c’è uno qualsiasi, c’è Gonzalo Higuain. Perché i due argentini, a voler un’immagine un po’ abusata il maestro e l’allievo, pur essendo in lotta per lo scudetto, pur segnando a raffica per Juventus e Napoli, sono comunque paisà e, prim’ancora, amici. Succede, pressappoco, prima di ogni partita di campionato, in maniera che uno non si dimentichi dell’altro ed entrambi sentano un po’ di pressione.
IL RITO - Ma torniamo alla telefonata. Che è diventata ormai una simpatica abitudine, quasi una routine propiziatoria. Io chiamo, lui risponde, noi segnamo: funziona così? Dybala, d’altronde, non ha mai nascosto la sua ammirazione per il terribile Gonzalo, con il quale ha condiviso momenti importanti anche in chiave Nazionale: «Vorrei avere il suo destro», ha ammesso la Joya. Che ha anche spiegato di impegnarsi parecchio per colmare il gap: «Dopo gli allenamenti Allegri mi fa i cross, io calcio...».
LA (TELE)NOVELA - La Joya e il Pipita, tenuti distanti dallo scudetto, tenuti insieme da una chiamata che, ripescando nella memoria degli spot televisivi, ti allunga la vita. Una bella storia di calcio e non di calci, una (tele) novela molto sudamericana destinata ad alimentare un filone diverso di qui allo scontro diretto, in calendario sabato 13 febbraio allo Stadium, sfida che verosimilmente sarà una sorta di giudizio universale: chi vince svolta, chi perde si attacca.
IL VIZIO - Drin drin, squilla il telefono. Chissà se succederà anche oggi o domani mattina, per Juventus-Inter di Coppa Italia. Poteva esserci il Napoli, sappiamo come è andata e che strascichi ha avuto quella partita. Magari stavolta sarà Gonzalo a chiamare Paulo, giusto per ricordargli di non perdere il vizio e di vendicarlo.