Juventus, Breitner: «Contro il Bayern i bianconeri non hanno alcuna possibiltà»

L'ex capitano dei bavaresi giudica la squadra di Guardiola nettamente favorita nella sfida con la Vecchia Signora: «La Juventus non è più forte del Gent»
Juventus, Breitner: «Contro il Bayern i bianconeri non hanno alcuna possibilt໩ REUTERS

TORINO - Mentre la stampa tedesca sembra comprensibilmente preoccupata per la sfida di Champions che domani sera vedrà il Bayern opposto alla Juventus, c'è chi, invece, sembra non temere minimamente l'impegno italiano dei bavaresi. Paul Breitner, ex capitano del Bayern e stella tedesca dei mondiali del '74, considera la sua ex squadra nettamente favorita, tanto da non avere nessun dubbio su chi passerà il turno. In un'intervista a Goal.com l'ex difensore tedesco ha affermato che: «Solo Barcellona e Real Madrid sono ai livelli del Bayern».

LA JUVE NON E' AL LIVELLO DEL BAYERN - «La Juventus un avversario duro? Non vedo alcun pericolo. Dovremo solo mostrare la nostra classe nell'arco delle due partite, se riusciremo a farlo non dovremo preoccuparci di nulla. Se io sono forte non mi devo preoccupare del mio avversario. Se noi giocheremo ad un livello normale la Juventus non avrà alcuna possibilità. La stessa cosa sarebbe valsa per il PSG; solo contro Barcellona e Real Madrid serve una prestazione realmente al massimo. Tra le squadre che avremmo potuto affrontare secondo me il PSG era quella un più forte, tra le altre e la Juve non c'è differenza».

LA JUVE COME IL GENT - «La Juventus più forte di squadre come il Gent? Chi dice questo non vede che cosa sta accadendo a livello calcistico in Belgio. Negli ultimi anni hanno prodotto grandi giocatori e ricordatevi delle mie parole quando il Wolfsburg verrà eliminato. Possiamo paragonare quanto sta accadendo in Belgio con quanto è accaduto in Germania nel 2010. C'è stato un processo di cambiamento, i giocatori sono migliorati e così si è iniziato ad avere successo».

LA DIFESA - «La Juve ha una difesa forte? Non c'è da preoccuparsi. Sin qui abbiamo visto che in ogni partita, qualunque squadra abbia giocato contro di noi, si è difesa con nove uomini nella speranza di pareggiare per 0-0. Ho affrontato le squadre italiane negli anni '70, giocavano così e giocano ancora oggi così e non credo che le cose cambieranno nel prossimo futuro».

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