TORINO – Non soltanto un centro all'avanguardia, ma un vero e proprio modello sanitario per la cura della persona. E' il J Medical, che sorge sul lato est dello Juventus Stadium e si estende lungo una superficie di oltre 3.500 metri quadrati. Quattro aree specifiche (diagnostica, poliambulatoriale, medicina dello sport e fisioterapia), macchinari di ultimissima generazione, servizi accessibili per chiunque a costi ragionevoli. Il tutto nell'ambito del processo di riqualificazione dell'area Continassa, 170 mila metri quadri che il club bianconero utilizzerà per “piazzarvi” foresteria, hotel, la nuova sede societaria, nonché il centro di allenamento della prima squadra. «Tutto nasce con lo Stadium e il Museum, ora ecco il J-Medical, una svolta importante – spiega l'ad Aldo Mazzia –. E' una struttura aperta alla città, non convenzionata e totalmente privata, che non è solo legata alle necessità sportive del club e mette a disposizione le migliori competenza in materia. L'investimento ammonta complessivamente a 10 milioni: 5 per la ristrutturazione dei locali rimessi a nuovo dopo la distruzione del vecchio Delle Alpi e la costruzione del nuovo stadio, altri 5 per i macchinari grazie alla collaborazione della General Electric».
CHE IDEA – Trentanove persone assunte per l'occasione, un partner finanziario individuato appositamente (il Santa Clara Group, operatore della salute piuttosto affermato in Italia, che detiene il 50% del capitale societario, l'altra metà è di proprietà Juventus), strutture all'avanguardia (con due sale operatorie; quanto alla fase di riabilitazione: due palestre, una piscina per l'idroterapia e uno spazio esterno per la riatletizzazione) per un'idea che man mano ha preso corpo fino a diventare realtà: un poliambulatorio che vedrà il paziente al centro di tutto, dotato di apparecchiature altamente tecnologiche, come il tapis roulant antigravitazionale e la cura degli infortuni attraverso la crioterapia, con particolare attenzione a un'area specifica dedicata alla donna e con l'ausilio di 60 specialisti tra i migliori in circolazione. Una struttura che si rivolge al cittadino comune, ma che si occuperà pure della cura di tutti gli aspetti della vita sanitaria di un giocatore, della Juventus ma non solo (già chiuso l'accordo con un club di Serie B). Già, il J-Medical è un nuovo punto di riferimento per tutte le società sportive. Detto in altri termini, d'ora in poi i nuovi calciatori acquistati dalla Juventus sosterranno le visite mediche allo Stadium, ivi compresi gli accertamenti diagnostici e le cure riabilitative per chi già è parte integrante della rosa. Il club bianconero, in sostanza, si gestisce tutto in casa, senza più appoggiarsi a centri esterni.
ULTIMA GENERAZIONE - «E abbiamo intenzione di collaborare con le altre università, italiane ed estere – preannuncia il dottor Gianluca Stesina, direttore sanitario del J Medical – in modo da avere un proficuo scambio scientifico con panorami diversi dal nostro». Beppe Marotta si mostra particolarmente orgoglioso «di un modello innovativo che potrà essere preso ad esempio da altri club – commenta l'ad dell'area sportiva -. La Juventus aveva bisogno di dotarsi di strutture all'avanguardia. Il J Medical è un punto di riferimento per il territorio, nonché la dimostrazione del fatto che lo Stadium non è una cattedrale nel deserto, ma può vivere quotidianamente. L'esperienza del tesserato nasce qui, perché qui saranno effettuate le visite di idoneità. E' una struttura indipendente da quella di Vinovo, gestita dal dottor Fabrizio Tencone, con la quale abbiamo creato una sinergia vera e propria. Una società di calcio non è soltanto business, ma pure un fenomeno sociale per tutti i cittadini. E il J Medical è un modello di grande eccellenza non soltanto per il calcio italiano, ma per l'intera Europa calcistica. Ora dovremo dimostrare con i fatti di essere bravi e capaci». Il J Medical sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22, il sabato dalle 8 alle 13.