Allegri: «Buon viaggio Cruyff, hai cambiato il gioco per sempre»

Il tecnico tra i primi a commentare la morte del campione olandese. Il saluto della Juventus: «Grande avversario in quella finale di Coppa del '73». Tutte le reazioni
Cruyff, il mondo del calcio dice addio al profeta del gol

TORINO - «Buon viaggio Johan Cruyff». Massimiliano Allegri è uno dei primi a commentare su Twitter la notizia della morte a 68 anni del campione olandese. Il tecnico bianconero loda così uno dei miti del calcio: «Ha cambiato il gioco per sempre, da giocatore e da mister». 

QUELLA FINALE DEL 73' - Anche l'account ufficiale della Juventus saluta il campione olandese, ricordando la finale di Coppa dei Campioni del '73. 

POGBA - Messaggio di cordoglio anche da parte di Paul Pogba: «Riposa in pace leggenda».  

 

IL BARCELLONA «Ti ameremo sempre Johan. Riposa in pace»: così il Barcellona, in un tweet postato sui suoi profili social commenta la morte di Johan Cruijff, che dei blaugrana è stato simbolo da giocatore e poi da allenatore. 

CAPELLO - «Joahn Cruijff è stato il più grande giocatore europeo della storia»: così Fabio Capello, ai microfoni di Sky Sport. «Cruijff faceva la differenza - aggiunge - due giocatori mi hanno impressionato nella mia carriera, Bobby Charlton e Cruijff perché erano giocatori che inventavano ed erano leader in campo. Cruijff aveva grande carisma, fantasia e velocità, era un leader. Era un olandese atipico, ordinato ma si divertiva. Peccato che per presunzione non ha vinto nulla con la nazionale»'.

BECKENBAUER - «Sono choccato. E' morto Johan Cruijff. Lui non è stato solo un grande amico ma un fratello per me»: così Franz Beckenbauer ha ricordato, con un tweet, Johan Cruijff. 

IL DOLORE DI ORIALI - «Quando me lo trovai di fronte Johan Cruijff era all'apice della carriera, l'uomo che stava cambiando il calcio per sempre: io avevo 19 anni, e sapete tutti come andò a finire». Andò a finire come sempre in quegli anni, e cioè con la vittoria in finale di Coppa Campioni dell'Ajax del 'Profeta del Gol': e il dolore di Gabriele Oriali, al telefono con l'Ansa, è la riprova che quel campione «impossibile da marcare» era amato da tutti. Oriali, il manager della nazionale italiana, ha saputo della morte di Cruijff dall'Ansa, mentre partecipava alla riunione tecnica degli azzurri in vista dell'amichevole di questa sera con la Spagna. Un velo di tristezza e commozione ha pervaso la sala. «E' uno degli eletti del calcio - ha aggiunto l'ex giocatore interista -. Provo un dispiacere fortissimo».

GUARDIOLA - «Un genio, una leggenda, l'uomo che cambiò la mentalità del Barcellona»: così Pep Guardiola. 

TRAPATTONI - «Ho incontrato e provato a marcare Johan Cruijff nella finale di Coppa Campioni '69, ma lui era un altro tipo di attaccante rispetto a Pelè: rompeva ogni schema,e non ci si capiva più molto». Giovanni Trapattoni piange con tutto il calcio mondiale Johan Cruijff; simbolo del calcio all'italiana, Trap incrociò il Profeta del gol a Madrid quando era appena una stella nascente, ma dovette fare i conti per sempre con il calcio totale nato da quell'olandese. «Era un giocatore universale, sulle orme di Di Stefano non attaccava solo li' davanti ma andava a prendersi la palla lontana: era tutto e non era niente, non c'era un ruolo per lui - ricorda Trapattoni all'Ansa - Era l'antitesi della tradizione: da allenatore mi sono poi spesso dovuto confrontare con quel calcio: molto piu' difficile da affrontare per chi lavora su ruoli, schemi, abitudini. Solo con Sacchi il calcio italiano ha virato verso la strada indicata da Crujiff». 

RIVA - «A quei tempi era il più grande, nessuno riusciva a contenerlo, soprattutto quando partiva in velocità da centrocampo». Gigi Riva, il più grande attaccante azzurro del Dopo Guerra, ricorda così Johan Cruijff, il più grande calciatore europeo scomparso oggi all'età di 68 anni. «Cruijff - racconta Riva all'ANSA - era anche molto altruista e faceva fare tanti gol anche agli altri compagni. Non ci siamo mai incontrati sul campo, ma nella vita una volta sì. Era negli anni Ottanta, sulle tribune del torneo di Viareggio, quando tutti e due stavamo cercando delle giovane promesse da lanciare».

IL CORDOGLIO - Anche il profilo ufficiale della Champions League ha ricordato Cruyff: «L'ex giocatore di Ajax e Barcellona è morto all'età di 68 anni». Subito prima il profilo del Bayern ha rivolto il suo ricordo al campione: «Riposa in pace». Anche Xabi Alonso ha postato un messaggio per Cruyff con un pensiero davvero toccante: «Non ci sarà più un altro numero 14». Immediati i pensieri di Huntelaar e Mascherano. Anche l'Arsenal: «Riposa in pace». E poi il Bayern. E ovviamente l'Ajax e il Barcellona, ex squadre del campione. Poi il messaggio della Roma: «Il calcio ha perso oggi una delle sue leggende: riposa in pace, #Cruyff». C'è il tweet di Cafu: «Oggi è un giorno triste per il nostro gioco». Anche Franco Baresi, grande difensore del Milan, ha ricordato Cruyff: «Che giorni tristi, oggi ancora di più ci ha lasciato un grandissimo e leggenda del calcio @JohanCruyff RIP?»

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video