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TORINO – Il primo comandamento è mandare a memoria le parole di Beppe Marotta: «La società è sempre al lavoro. Andiamo alla ricerca di giovani e opportunità interessanti: abbiamo il dovere di coglierle». Detto che sarà il campo a decidere se e in quale misura la rosa della Juventus sarà riveduta e corretta nel mercato di gennaio, di sicuro l'amministratore delegato bianconero ha detto la verità quando sostiene che i campioni d'Italia non staranno a guardare. Il punto di partenza (ma senza perderci il sonno, sia ben chiaro) rimane Axel Witsel, il nazionale belga che lo Zenit è riuscito a trattenere ora, ma quest'inverno - a maggior ragione l'estate prossima - il compito dei russi sarà molto più complicato, per non dire impossibile da portare a termine. L'ex Benfica si libererà molto presto a costo zero e a meno di una retromarcia bianconera l'arrivo dell'eclettica mezz'ala è assai probabile. Ma non basta.
TRA MOU E DARMIAN E' ROTTURA TOTALE
ALTRI AFFARI - Anche quella legata a Blaise Matuidi è una pista che può tornare a scaldarsi di qui a gennaio, soprattutto se il nazionale francese fosse ancora tenuto in disparte al Psg e a maggior ragione in considerazione di un contratto in scadenza nel 2018. Il mercato dei campioni d'Italia, tuttavia, si concentrerà anche su altri obiettivi, legati a una diversa strategia: giovani rampanti, piuttosto che giocatori “stagionati”. Come Mahmoud Dahoud, 20 anni, mediato dotato di fantasia spinta e già di una discreta esperienza europea con il Borussia Moenchengladbach. A proposito di estro e fantasia: dal Principato di Monaco, via Brasile, ecco spuntare Gabriel Boschilia, trequartista classe '96 dal futuro luminoso. Attenzione anche alle uscite, perché giusto ieri il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha accennato al dispiacere di Hernanes per il fatto che il suo trasferimento sia sfumato a causa della fumata nera sul fronte Witsel: hai visto mai che a gennaio...