Juventus, 1-1 noioso al San Paolo. La Juve al risparmio, il Napoli aggressivo

La Juve passa in vantaggio con Khedira, ma poi si difende troppo. Pareggio del Napoli con Hamsik, solo nel finale Allegri gioca le carte Cuadrado e Dybala
Juventus, 1-1 noioso al San Paolo. La Juve al risparmio, il Napoli aggressivo© ANSA


NAPOLI - Il pareggio giusto, la Juventus si ferma contro il Napoli, la Roma rosicchia due punti e si porta a meno sei, ma non si ha la sensazione che i bianconeri siano all’inizio di una crisi, quanto che abbiano risparmiato uomini ed energie, preparandosi a gestire il finale di stagione fra Champions e campionato. Alla fine, quindi, è rimasto praticamente solo il fumo che si era sollevato nelle lunghe e polemiche settimane di attesa: Napoli-Juventus è stato, infatti, un arrosto assai misero. Partita bruttina, tattica, nella quale pochi colpi illuminano la notte del San Paolo, sibilante di fischietti per un Higuain piuttosto opaco e per lo più fuori dalla partita. I lampi di Khedira e Hamsik impreziosiscono gli highlights, ma chi si è sorbito la sciapa litania dei novanta minuti non ha avuto palpitazioni.


TATTICA - La tattica prevale e la partita si cucina  fuoco lentissimo secondo la più classica ricetta allegriana: calma, calma e ancora calma. Questa la filosofia della Juventus fin dall’inizio, il gol di Khedira che arriva al 7’, dopo un meraviglioso scambio con Pjanic, rafforza ancora di più questa strategia. D’altra parte, il Napoli inizia come previsto a testa bassa, aggredendo ovunque, mentre la Juventus si fida della sua solida fase difensiva nella quale si abbassano tutti, chiudendo spazi e tagliando linee di passaggio. Ne esce, quindi, un primo tempo che vede il Napoli provarci senza soluzione di continuità, avendo almeno un paio di buone occasioni con Hamsik e Insigne, ma tuttavia senza che Buffon sia mai veramente impegnato. Il problema, per la Juventus, è che a furia di difendersi, lanciando solo occasionali contropiede, finisce per schiacciarsi troppo.

INEVITABILE - La ripresa vede quindi una Juventus che rispetto all’inizio della partita è rinculata di almeno dieci metri e inizia a soffrire. Il gol annullato per fuorigioco a Callejon (nessuna discussione) all’11’ è un segnale che Allegri non coglie, perché è evidente che Lemina sta soffrendo e dall’altra parte Mandzukic non è nella condizione ideale: uno dei due andrebbe tolto e, manco a farlo apposta, è proprio Lemina a sbagliare al 15’, quando esce male su uno scambio Hamsik-Mertens che libera lo slovacco in piena area di rigore (e Bonucci?) per il destro del pareggio. Pareggio giustissimo per la volontà messa dal Napoli nella ricerca del gol, sul quale ha qualche responsabilità pure… Allegri che avrebbe dovuto cambiare qualcosa prima e non dopo. Al 16’, infatti, esce Lemina ed entra Cuadrado che restituisce alla manovra bianconera lo spirito offensivo completamente sopito nell’ora precedente, ma non graffia come nelle ultime uscite.

SBADIGLI - L’ultima mezzora diventa quindi meno tattica, si aprono spazi su entrambi i fronti, Mertens ha un’occasione micidiale a tu per tu con Buffon, mentre Allegri gioca perfino la carta Dybala, che - aggressivo e brillante - entra al posto di Marchisio, ricostituendo la formazione tipo della Juventus (ad eccezione di Asamoah al posto di Alex Sandro) negli ultimi dieci minuti. Non cambia molto, l’1-1 rimane inchiodato e l’unica soddisfazione, forse, è l’assenza di polemiche arbitrali. Piuttosto che altri veleni, meglio gli sbadigli.

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