© Marco Canoniero
TORINO - «Come si affronta il Chievo senza pensare al Barcellona? Domani è una prtita importante, ne mancano otto alla fine del campionato e più si va avanti e più i punti diventano pesanti. Un bonus ce lo siamo giocati a Napoli quindi domani bisogna vincere. Il Barcellona? Non ci vuole tanto per preparare queste partite, è una sfida affascinante. Domani è una gara a rischio, non ci deve essere un calo di tensione». Così l'allenatore della Juve, Massimiliano Allegri parla in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Chievo di Maran.
MANDZUKIC OUT - «Domani difficilmente Mandzukic sarà a disposizione, ma potrebbe giocare Dybala centravanti. L'argentino è un giocatore aerobico, fa 12 chilometri a partita e ha bisogno di giocare. Devo ritrovare continuità ma fisicamente sta bene, deve ritrovare il ritmo. In questo momento poi non possiamo permetterci di gestire, anche perché abbiamo fuori sia Mandzukic che Pjaca».
TABELLA PUNTI - «Se ho fatto la tabella scudetto? La matematica non concede alternative, la Roma può fare 92 punti e noi dobbiamo farne 93. Andiamo però un passo alla volta, pensiamo alla sfida contro il Chievo, domani si gioca un altro pezzetto di scudetto e avremo bisogno dell'aiuto del pubblico». E sul bilancio stagionale: «Intanto ringrazio John Elkann per le belle parole al lavoro della squadra, della società e dello staff tecnico. Abbiamo ottenuto una finale, è ancora presto per fare un bilancio, noi dobbiamo cercare di vincere tutte e tre le competizioni ma non è facile. Già il campionato è difficile, vincere le finali poi non è semplice e c'è la Champions che è una competizione straordinaria. Dobbiamo avere la consapevolezza di poter arrivare fino in fondo e alzare l'asticella, pensare di poter raggiungere questi obiettivi farà la differenza».
CENTROCAMPO - «Le scelte sono condizionate dagli attaccanti, Marchisio potrebbe rientrare dal primo minuto e devo vedere se far riposare Khedira».
CHIELLINI - «Vediamo domani il dottore come sta, ieri si è laureato e devo vedere se è stanco. Il Chievo viene da una brutta sconfitta contro il Crotone, lo scorso anno allo Stadium hanno strappato un pareggio, giocheranno senza pressione e starà a noi impostare al meglio la partita».
BARCELLONA - Poi torna sulla sfida di Champions League: «Dobbiamo pensare al Chievo, domani si gioca con il Chievo e non ha senso pensare a cosa succederà tra quattro giorni. Il Barcellona, così come il Bayern, il Real e la Juve sono al top della condizione, si tratta di un quarto di finale di Champions e queste squadre sono arrivate al meglio nel periodo fondamentale della stagione».
FUTURO E OBIETTIVI - «Io sulla panchina della Juve? Al momento al 100%, ho un contratto fino al 2018 ma credo che questo sia l'ultimo dei problemi, sia da parte mia che da parte della società. Viaggiamo di comune accordo e dobbiamo rimanere concentrati, non abbiamo ancora vinto nulla». «Ogni anno è diverso, lo scorso anno c'era un'altra situazione. In questo momento siamo nel vivo della stagione, prima o poi mi chiamerà la società ma ripeto, io sono felice di essere alla Juventus e poi ci metteremo a tavolino per capire cosa vuole fare la società, io sono un dipendente che faccio il mio lavoro. Con la società c'è stato un accenno un mese e mezzo fa, in questo momento io però non ho la possibilità di concentrarmi sul futuro, è chiaro che se dovesse andare tutto bene non c'è motivo per lasciarsi. Tolgo i se, pensiamo a vincere il campionato perché è l'obiettivo principale per entrare nella leggenda, con giocatori che possono arrivare a sei scudetti consecutivi. La Champions è una competizione a sé, la Juve è cresciuta molto e poi in Champions puoi arrivare in fondo o ai quarti, ma l'importante è essere stabilmente tra le prime otto d'Europa».