TORINO - La finale di Coppa Italia è cominciata in Vaticano con la benedizione di Papa Francesco. Il Santo Padre ha ricevuto Juventus e Lazio, domani sera avversarie all'Olimpico, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano. Bergoglio ha emozionato più di un giocatore con le sue parole: «Siate testimoni di lealtà, di onestà, di concordia e di umanità. Considerando il fascino e i riflessi che il calcio professionistico ha sulle persone, specialmente sui giovani, voi avete una notevole responsabilità. Coloro che sono considerati “campioni” diventano facilmente figure di riferimento. Perciò ogni gara è una prova di equilibrio, di padronanza di sé, di osservanza delle regole».
«Chi, col proprio comportamento, sa dare prova di tutto ciò, diventa un esempio per i suoi ammiratori. E' quello che auguro ad ognuno di voi: di essere testimoni di lealtà, di onestà, di concordia e di umanità. A volte negli stadi si verificano, purtroppo, episodi di violenza, che turbano il sereno svolgimento delle partite e il sano divertimento della gente. Auspico che, per quanto è in vostro potere, possiate sempre aiutare l'attività sportiva a rimanere tale e, grazie all'impegno personale di tutti, ad essere motivo di coesione tra gli sportivi e nell'intera società».
Infine l'inbocca al lupo per la partita di domani: «Vi ringrazio di cuore per la vostra visita e vi auguro di fare davvero una bella partita». Come da tradizione la visita si è conclusa con la foto di gruppo. L'ad della Juventus Beppe Marotta e il vicepresidente Pavel Nedved hanno regalato un maglia bianconera al Pontefice; personalizzata (“Bergoglio1”) quella donata dal presidente della Lazio Claudio Lotito.
